Riapre necropoli di Fossa
L’Aquila – Riaprono le porte della necropoli di Fossa. Infatti, grazie all’impegno dei volontari dell’Associazione Nazionale Archeologi il sito archeologico e’ tornato accessibile ai visitatori. Fossa e’ definita anche la ‘piccola Stonehenge’ per gli enormi tumuli, delimitati da circoli di pietre di dimensioni variabili fra gli otto e i quindici metri di diametro. La necropoli aveva subito seri danni a causa del terremoto del 6 aprile. ”A differenza dei monumenti abruzzesi, l’archeologia si e’ salvata, ha subito meno danni, eppure la necropoli di Fossa e’ tra i siti archeologici quella maggiormente colpita dal terremoto – spiega Walter Grossi responsabile del progetto e Coordinatore Nazionale dell’Associazione Nazionale Archeologi – Sono crollate le volte di alcune tombe, eppure non e’ stata inserita nella lista dei 45 monumenti da adottare”. Il progetto di recupero della necropoli, condotto in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia, con la Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo e con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Fossa (AQ), nel quadro delle iniziative di solidarieta’ a favore delle popolazioni colpite dal sisma, ha comportato, dopo un primo diserbo e il ripristino di alcuni servizi fondamentali, un’analisi preliminare dei danni al fine di programmare i necessari interventi di recupero e di valorizzazione. Archeologi professionisti dell’Associazione Nazionale Archeologi hanno supportato a titolo volontario i tecnici della Soprintendenza e del Comune di Fossa, coordinando i volontari dell’Archeoclub d’Italia, delle Associazioni culturali locali e studenti delle Universita’ dell’Aquila, di Chieti e di Roma “La Sapienza”. Nei prossimi mesi saranno inoltre presentati i reperti ritrovati a Fossa ed in particolare il famoso letto in osso della tomba n. 520 attraverso mostre itineranti in giro per l’Italia.
Non c'è ancora nessun commento.