Cda d’Annunzio, mobilitati enti locali
Pescara – Si è riunito stamane il cda dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara chiamato ad esprimere un parere sul nuovo statuto. Il documento, come stabilito dalla riforma Gelmini, prevede l’esclusione delle Province e dei Comuni di Pescara e Chieti per effetto della riduzione dei membri del cda da 32 ad 11. I quattro enti hanno così fatto fronte comune e si sono astenuti dalla votazione.
“Per la prima volta – dichiarano il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa e l’assessore ai rapporti con l’Università, Antonio Martorella – questa amministrazione ha istituito la delega ai rapporti istituzionali con l’Università con l’obiettivo di rafforzare e valorizzare la rete interistituzionale tra Provincia e Ateneo. Prendiamo atto con dispiacere che il nuovo statuto debba necessariamente recepire quanto previsto dalla legge Gelmini, tuttavia insieme ai rappresentanti degli altri enti abbiamo deciso, in assoluta sintonia, di astenerci dal voto sul nuovo statuto”.
Il rettore Franco Cuccurullo, su esplicita richiesta dell’assessore Martorella e dopo aver ascoltato le motivazioni dell’astensione dal voto da parte della Provincia di Pescara e degli altri enti, ha manifestato la volontà di certificare all’interno dello strumento del regolamento di attuazione dello statuto una formula che preveda il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli enti locali alla realtà universitaria.
“Nonostante nel futuro cda non siederà più la Provincia di Pescara, visto che il testo sarà adottato nei prossimi giorni dal Senato accademico – concludono Testa e Martorella – esprimiamo fin da ora la volontà di continuare a collaborare con uno degli enti più importanti del nostro territorio per ciò che concerne la formazione e la ricerca”.
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