Splendido Mazzocchetti, grazie dal cuore aquilano
L’Aquila – “SE CELESTINO CI DA’ UNA MANO…” DICE DEL CORVO – (Foto: Mazzocchetti e il tripode acceso ieri sera dal sindaco) – Splendido, intenso e delicato Piero Mazzocchetti, nel momento più commovente della prima serata della Perdonanza. Un pubblico sterminato, atmosfera toccante, e una voce straordinaria dal cuore di un abruzzese come l’artista pescarese. Un grazie gli va tributato dagli aquilani e da tutti gli abruzzesi. Poche volte un artista riesce a trasmettere, oltre la sua bravura e la sua voce, la commozione e la partecipazione umana.
La Perdonanza è quindi partita volando alto, dopo l’accensione del fuoco nel tripode in piazza Palazzo, scenario drammatico di palazzi spezzati e transenne, con la torre civica nei tutori d’acciaio, neppure stavolta diventata cascata di luce e ardori di fuochi policromi. Commosso il sindaco Cialente, commossi tutti, e un invito alla concordia, alla pace. Di concordia Cialente ha sempre detto, dall’inizio del suo arduo mandato nel 2007, di aver bisogno: una sua frase non dimenticata. Poi i travagli di un governo civico sicuramente difficile come pochi altri nella storia aquilana, straziato dalla tragedia del 6 aprile 2009.
DEL CORVO – A Celestino V ha fatto appello anche il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, alla presentazione degli abiti storici del corteo, uno dei contributi dell’amministrazione Del Corvo, che ha donato 20 preziosi abiti per i figuranti principali, presentati questa mattina presente l’assessore Liris. Il presidente, parco di parole e concreto come sempre, ha alluso alla ricostruzione e ai tempi, ai metodi, dicendo: “Se perdiamo un altro mese, non fa nulla, purchà si cominci bene. Se Celestino V ci dà una mano…”. Speriamo che l’appello sia giunto a destinazione.
PASOLINI – Oggi la Perdonanza prosegue con lo spettacolo pasoliniano presentato dall’attore Ninetto Davoli, che in tv ha parlato più volte di Aquila, togliendo la L iniziale. A lui piace così e vorrebbe che la città tornasse com’era. Dà una mano anche con l’inseparabile amico Pierpaolo Pasolini, che a L’Aquila fu più volte, una delle quali cliente del ristorante Tre Marie, dove il vostro cronista lo intervistò. Lo scrittore, pur disturbato mentre si gustava i magnifici piatti dello storico locale del centro, rispose cortese e pacato. Un altro avrebbe mandato a quel paese un giovane giornalista un po’ impacciato e sfrontato. Oggi Pasolini torna a L’Aquila, come autore di un Vangelo secondo Matteo rimasto incisivamente nella storia del cinema.
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