Come mai la Perdonanza “funziona”?
(di G.Col.) – Per la prima volta nella sua storia, la Perdonanza ha preso a funzionare davvero, grazie ad un ufficio stampa presente ed efficiente. Siamo ancora ai rudimenti di ciò che dovrebbe essere una promozione professionale, perchè mancano soprattutto foto e immagini, ma di più quello che l’ufficio stampa sta facendo, non potrebbe fare. E va comunque ringraziato. Qualcosa ha bruscamente svegliato menti dormienti, occupanti di poltrone, incaricati non si sa perchè e da chi, cervelli, responsabili e altra roba così. E come d’incanto, la Perdonanza ha cominciato ad esserci. Certo, tardissimo e in extremis, senza una vera capacità di penetrazione. Si sarebbe dovuta fare, ad esempio, una conferenza stampa estesa, ben orchestrata, per tutte le testate (soprattutto tv), e ben prima di questi ultimi affannosi giorni. Ma forse sarebbe stato pretendere troppo. Il paesanismo è duro a morire. Ora si sta lavorando e producendo quel poco che, a Perdonanza iniziata, si può produrre. Se esiste la volontà di perpetuare questa manifestazione, che non attira nessuno ma è pur sempre l’unica dell’estate aquilana (e il terremoto non c’entra nulla), appena dopo il 28 ci si sieda a produrre un diverso modo di agire per il 2012, cominciando proprio da una potente, professionale, congegnata organizzazione affidata a veri esperti e programmata dai primi del 2012. Si tolga qualche soldo da qualche parte, e si dirotti su questo obiettivo. Altrimenti non se ne uscirà mai. Una sagra di fagioli cannellini attira sicuramente molte più persone, magari emigrati che tornano in paese. Un colpo d’ala ci vuole, un deciso, energico e qualificato colpo d’ala. Senza un euro sprecato in inutili, quanto pasticcione pubblicità pagate dove non servono. Comunque stasera, 23, si comincia: che porti bene a tutti, anche ai testoni presuntuosi che non tramontano mai.
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