Caldo, non si soffre solo al mare


Pescara – SI SOFFRE A L’AQUILA NEI VILLAGGI DEI MAP PER TERREMOTATI – Forse la città non sarà ritenuta tra quelle cosiddette “a rischio caldo”, come recitano gli elenchi ufficiali. Certo è che il caldo è da alcuni giorni soffocante, con punte fino ad oltre 34 gradi, e una fortissima sensazione di disagio. Lo dimostrano le tantissime chiamate ai centri di supporto e aiuto per la popolazione. Si chiede di tutto, soprattutto di essere accompagnati nelle sedi sanitarie pubbliche, ma anche una mano per la spesa e per svolgere le normali attività quotidiane. Lo fanno gli anziani, ma anche le famiglie. Il caldo anche oggi è intenso. Ma non si soffre solo al mare, in tutti i centri costieri tra Martinsicuro e San Salvo. L’afa domina sovrana anche a L’Aquila, con temperature africane e molta umidità. Si soffre nei quartieri per i terremotati, ma soprattutto nei MAP, dove non esistono climatizzatori e non tutti hanno la possibilità di dotarsene a proprie spese. Inoltre, le apparecchiature si trovano con difficoltà: nei negozi sono esaurite o prenotate, come persino i ventilatori.
A livello nazionale sono oltre mille le telefonate che ogni giorno, dal 15 agosto, arrivano al numero verde 1500 del ministero della Salute. Lo riferisce all’Agi la coordinatrice del servizio Giulia Arduino spiegando che “dal 9 luglio al 15 agosto, quando le temperature erano nella norma, sono giunte al nostro numero verde circa 23mila chiamate”. L’impennata c’e’ stata dall’inizio dell’emergenza caldo e delle ondate di calore: “Dal 15 agosto a oggi abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere circa mille chiamate al giorno, il 50% in piu’ rispetto al trend. Erano infatti 700 circa le chiamate che giungevano ogni giorno al nostro numero verde tra il 9 luglio e il 15 agosto”. Due le grandi tipologie di cittadini che chiamano il ministero della Salute: “Sono sicuramente piu’ donne che uomini – spiega la dottoressa Arduino – e sono divisi in due grandi classi di eta’: “Dai 19 ai 64 anni, e gli over 75″. Diverse, naturalmente, anche le informazioni richieste: “I primi chiedono informazioni sulla modalita’ di conservazione dei farmaci, sul comportamento da tenere quando si sta fuori nelle ore piu’ calde, sugli alimenti piu’ idonei per contrastare il caldo. Gli over 75 chiedono consigli di tipo medico e terapeutico, anche perche’ sono molti gli anziani ammalati, circa il 60%”. A fronte di questa maggioranza, c’e’ tuttavia un 40% di anziani che sta bene e non vuole rinunciare a una passeggiata all’aria aperta: “Per questo – conclude Arduini – forniamo consigli sui luoghi piu’ indicati per trascorrere il pomeriggio, dai parchi ai giardini, raccomandandoci sempre di portare con se’ dell’acqua”.


23 Agosto 2011

Categoria : Cronaca
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