Delitto Rea: udienza riesame chiusa, ora la decisione


L’Aquila – (servizio e foto di Mardin Nazad) – FEDE AL DITO E LACRIME DI PAROLISI DURANTE LA DICHIARAZIONE SPONTANEA – (Nelle foto l’avv. Gentile e il perito Cusani, e sotto Parolisi dopo l’udienza, l’avv. Biscotti e il consulente Giardina) – L’udienza del Riesame è terminata. Hanno parlato i difensori, Gentile e Biscotti, e l’imputato, Salvatore Parolisi. Dichiarazione spontanea, in cui il giovane caporalmaggiore campano è tornato a discoparsi. Infedele a Melani, sì, pieno di contraddizioni (“Sono uno stronzo” disse due volte di se stesso in tv) sicuramente, ma non assassino. “Non ho ucciso mia moglie”. Una posizione che non sorprendete nessuno. Il tribunale si è riservato di decidere entro domani. Parolisi saprà entro 24 ore, presumibilmente, o poco di più, se potrà tornare libero, se sarà ai domiciliari o se resterà detenuto a Castrogno di Teramo. Il consulente della difesa Prof. Roberto Cusani – ordinario presso la facoltà di ingegneria delle telecomunicazioni della Sapienza:
“La prova delle celle non dà risultati certi>>. Il problema é capire dov’era Melania poco prima delle 15. Sul suo cellulare risultano due chiamate senza risposta per la cella servente la zona di Ripe la quale copre anche parte di Colle San Marco.La protezione cellulare non è affatto ben definita.
La memoria difensiva riprende i dati ottenuti dagli investigatori, concorda con essi, ma le conclusioni portano a dipingere scenari che non sono gli UNICI possibili. Non é vero che il cellulare di Melania alle 14,53 e alle 14,56 (ora in cui sul cellulare della vittima risultano due chiamate perse) fosse necessariamente nella zona di Ripe, poteva infatti trovarsi in altri punti in cui avviene la copertura della cella in oggetto, in particolare poteva essere vicino al monumento dei caduti, nelle vicinanze o anche in movimento. Dunque il consulente non ritiene corretto concludere che Melania non stesse a colle San Marco nei 4 minuti in cui ha ricevuto le due telefonate. <Il consulente della difesa Dott. Emiliano Giardina, genetista forense dell’università di tor vergata:”Sono stati rilevati diversi campionamenti in varie parti del corpo della vittima,ma é necessario effettuare ulteriori accertamenti per chiarire meglio il quadro della situazione. Le tracce di DNA (misto) si trovano sui polpastrelli e sotto le unghie. Se avessimo trovato DNA subungueale di Salvatore Parolisi avremmo subito invocato una prova lecita ma cosí non e’ stato. La storia dei crimini piú recenti insegna che é difficile non lasciare tracce biologiche e sul corpo del presunto colpevole non si é trovata neanche la minima traccia di sangue”.
Sul caso Parolisi “e’ impossibile decidere oggi. La decisione ci sara’ tra domani mattina e domani pomeriggio”. Lo ha detto il presidente del Tribunale del Riesame, Giuseppe Romano Gargarella, facendo intendere che ci sono molte carte da valutare per le quali occorre del tempo. Salvatore Parolisi, che portava la fede al dito, mentre rilasciava dichiarazioni spontanee, piangeva mentre proclamava la sua innocenza.

Come preannunciato gia’ nei giorni scorsi, stamane infatti il caporalmaggiore ha parlato dinanzi ai giudici del Tribunale del Riesame. La sua deposizione spontanea e’ durata circa mezz’ora. Da quanto si e’ appreso avrebbe ricostruito tutti i movimenti del 18 aprile, giorno dell’omicidio della moglie Melania, ribadendo la sua innocenza. Ora l’udienza e’ stata sospesa per la pausa pranzo.
Parolisi ha lasciato il Tribunale del Riesame dell’Aquila, alle 15.25. A bordo del furgone della polizia penitenziaria sara’ ricondotto nel carcere ‘Castrogno’ di Teramo, dov’e detenuto, in attesa degli sviluppi dell’udienza odierna. Ett


22 Agosto 2011

Categoria : Cronaca
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