Delitto Rea (4-5): la presenza femminile
L’Aquila – (ore 12,50) – (di Mardin Nazad) – (Foto: primo piano di Parolisi, a capo chino, mentre entra nel palazzo di giustizia) - DECISIONE DEL RIESAME ENTRO POCHE ORE – LA DIFESA PUNTA A SMONTARE IL CASTELLO DELLE PROCURE – In tarda mattinata, ha concluso il primo dei difensori, al quale seguirà il secondo. Poi toccherà a Parolisi esporre le sue dichiarazioni spontanee. Mentre prosegue l’udienza a porte chiuse nel tribunale del Riesame, per stabilire se Parolisi deve restare dentro o può essere scarcerato (in attesa del processo) come chiedono i difensori, alcune donne, una ventina almeno, attendono che dall’aula vengano fuori notizie. Una o due di loro hanno esternato la loro convinzione che il sottufficiale sia colpevole e una, senza però consentire si essere ripresa da telecamere e fotocamere, ha detto che Parolisi “deve marcire dentro”. La presenza femminile, in realtà , ha le solite motivazioni. Curiosità di vedere il sottufficiale e di sapere come andrà a finire, e curiosità professionale per alcune studentesse di giurisprudenza, che non hanno perso l’occasione di assistere dal vivo ad un processo importante. Niente di particolarmente morboso, forse meno di quanto si ci sarebbe aspettato. Come sempre, è grande la confusione delle idee e delle conoscenze sulle procedure della giustizia in chi è presente. Molti credono che si tratti del processo per l’omicidio di Melania e aspettano la sentenza. Un’udienza di riesame non è molto familiare per la maggior parte delle persone. C’è chi non ha mai sentito parlare del tribunale del Riesame e chiede in giro perchè Parolisi si trova a L’Aquila, se abitava vicino Ascoli.
COME AGISCE IL RIESAME – Il Tribunale del Riesame ha poco tempo a disposizione per studiare i fascicoli e le memorie di accusa e difesa relativi al caporlamaggiore Salvatore Parolisi. Domani, infatti, scadono i dieci giorni dal deposito della documentazione presentata dal collegio della difesa, termine entro il quale il collegio che pero’ potrebbe farlo anche oggi stesso, deve decidere se confermare o meno la custodia cautelare in carcere del sottufficiale dell’Esercito. Il Riesame, tuttavia, potrebbe fare anche scelte diverse, adottando altre misure cautelari, non esclusi i domiciliari. Questa udienza e’ tutta della difesa: l’accusa, infatti, non puo’ depositare o integrare atti di alcun genere.
DELITTO REA (5) – Le arringhe difensive dei legali Biscotti e Gentile puntano, a quanto si è saputo (l’udienza è a porte chiuse, ma le bocche non lo sono altrettanto, specie davanti alle telecamere nazionali), a contestare punto per punto le assunzioni delle procure di Ascoli e Teramo, anche sul piano dei riscontri sul DNA e dei rilievi sulle celle telefoniche. Le procure, per la difesa, non avrebbero elementi sufficienti a giusitificare la carcerazione di Parolisi. In subordine, probabilmente, i difensori si accontenterebbero anche degli arresti a domicilio. Ma è alla libertà che puntano decisi. L’accusa, in un’udienza di riesane, non ha da dire nulla: deve solo ricevere le bordate dei difensori, ma le carte e tutto quanto deciso dai PM e accordato dai GIP, rimane immutato. In questo caso, lo stato di detenzione in attesa di un processo per omicidio in corte d’assise a Teramo e, se ci sarà un appello, in corte d’assise d’appello a L’Aquila. La sensazione è che la libertà sia Parolisi sia improbabile, ma sono solo pensieri di giornalisti di lunga esperienza giudiziaria. La decisione del Riesame non la può conoscere nessuno in anticipo.
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