Emergenze mediterranee, rassegna cultura
Isola del Gran Sasso – Ripercorre il filo delle identità, delle radici e dei diritti umani il fine agosto ricco di eventi di Emergenze Mediterranee 2011, la rassegna di culture, arti, linguaggi promossa dalla Sezione Italiana dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Un percorso tracciato per celebrare il decimo anniversario della Dichiarazione Universale dell’Unesco sulla Diversità Culturale esplorando i concetti di identità, diversità culturale, diritti umani.
Martedì 23 agosto sarà la volta, ad Isola del Gran Sasso (ore 21, Piazza Contea di Pagliara), di Sonë vaštardë (Suoni bastardi) con Il Passagallo, alla scoperta delle sonorità e dei racconti leggendari della tradizione orale abruzzese. Una sintesi poetico-musicale di matrice popolare delle “culture diverse” disseminate nei secoli in terra d’Abruzzo e che rimandano a terre lontane come l’Egitto, la Siria, l’Arabia, la Spagna e l’area balcanica.
Mercoledì 24 agosto a Colledara (ore 21, piazza del Municipio) gli Alberi Sonori intraprenderanno un Viaggio intorno alla tarantella attraversando il Molise e la Calabria, regioni dove la presenza di minoranze arbëreshë e croate hanno dato vita a una complessa rete di canti e musiche, tra conservazione e contaminazione.
Giovedì 25 agosto a Campovalano di Campli (ore 21, Chiesa di San Pietro), la voce di uno dei talenti emergenti della musica internazionale, la cantautrice italo-etiope Saba Anglana, racconterà attraverso il suo nuovo album Biyo – water is love il cuore liquido dell’Etiopia. Un concerto in amarico, inglese, somalo e italiano, che ritrae la dimensione quasi sacrale delle processioni di uomini, donne e bambini che si recano alle fonti, mentre il Corno d’Africa vive una delle più terribili emergenze idriche. Un cuore sonoro che racconta storie d’acqua e d’amore, di viaggio e di deserti, di guerre vicine e lontane, di foreste minacciate dall’uomo e di città che pulsano vita.
A chiudere la settimana di eventi, sabato 27 agosto a Giulianova (ore 21, piazza Buozzi) e domenica 28 agosto a Pineto (ore 21, lungomare di Scerne), i Ragazzi di Bucarest in Un naso rosso contro l’indifferenza. Uno spettacolo portato in scena da bambini riscattati da un destino di ombra e di oblio, abbandonati dalle famiglie, fuggiti da casa o dagli orfanotrofi. Bambini dai 3 ai 16 anni che negli anni ’90 a Bucarest hanno pagato il prezzo più alto della crisi economica, costretti a cercare riparo nei canali sotterranei del riscaldamento centralizzato per riscaldarsi, costretti a rubare e prostituirsi per sopravvivere. Bambini del sottosuolo, bambini invisibili, riscattati nel 1992, tre anni dopo la caduta del regime di Ceausescu, da un giovane clown franco-algerino, Miloud Oukili, che decide di renderli protagonisti della loro vita insegnando loro l’arte del circo. L’arte diventa la loro ancora di salvezza, attraverso la quale è possibile anche salire in alto, al vertice della piramide, essere applaudito dal pubblico e riconosciuto come persona. Una storia che ha ispirato, nel 2008, Marco Pontecorvo per il suo primo lungometraggio.
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