Queste temibili ondate di calore
L’Aquila – Massimiliano Pasqui, ricercatore del Cnr-Ibimet, l’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, spiega all’ANSA cosa sono e come funzionano le ondate di calore, una delle quali stiamo subendo da diversi giorni. L’ondata è peraltro destinata a farsi sentire notevolmente da oggi domenica fino a giovedì, giorno in cui secondo alcuni esperti dovrebbe arrivare aria fresca dal Nord Europa, provocando un brusco e forte calo di temperatura. Uno dei sintomi di instabilità e pericolosità del clima attuale, che alcuni esperti definiscono senza mezzi termini pazzo. Il rapido cambio delle temperature (da 40 gradi a 20-25 in poche ore) non è certamente benefico per la salute, specie in anziani e bambini. Ecco cosa dice l’esperto:
“La seconda vera rimonta anticiclonica di matrice africana – spiega – ci accompagnerà per parecchi giorni su tutto il territorio, con temperature che tra domenica e martedì raggiungeranno nelle regioni centrali i 35-40 gradi di temperatura reale e supereranno abbondantemente i 40 gradi di temperatura percepita. Un lieve indebolimento nelle seconda parte della settimana potrebbe essere insufficiente a spazzare via l’afa attualmente presente”.
“Negli ultimi anni – continua il ricercatore – siamo stati abituati ad assistere ad ondate calde nella parte finale dell’estate (agosto-settembre): era successo già nel 2009 e 2007, ad esempio, con punte intorno ai 40 gradi. E’ una tendenza oramai consolidata e documentata da anni in numerosi studi scientifici. Questa seconda rimonta anticiclonica dopo quella della prima decade di luglio segue un lungo periodo di sostanziale debolezza, probabilmente dovuta a una debolezza delle circolazioni tropicali in Africa e India, alle quali si è sovraimposta un’anomalia delle temperature del mar Mediterraneo, più calde del normale nella parte occidentale. Questi elementi hanno concorso a determinare una locale debolezza dell’anticiclone sul Mediterraneo occidentale, con alcune anomalie importanti anche per il resto dell’Europa: molto fresca e piovosa nella sua parte occidentale, calda ad oriente. In Italia, da un luglio più fresco della norma e piovoso al nord e da una prima decade di agosto con temperature notturne fresche come non se ne ricordavano da tempo, siamo passati gradualmente a una seconda metà di agosto soleggiata e calda, dove l’afa crescerà nei prossimi giorni soprattutto sulle regioni centro meridionali. Al momento sembra che l’afa ci accompagnerà fino a fine agosto prima che l’Atlantico riprenda il sopravvento portando il refrigerio anche al di sotto delle Alpi”.
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