Toto: “Abruzzo verso il declino”
L’Aquila – L’on. Daniele Toto, intervenendo sulla questione dei Fondi FAS, dei quali l’Abruzzo e’ rimasto nell’attesa di assegnazione, ha dichiarato: “L’Abruzzo, gia’ commissariato e, di fatto, eterodiretto per gran parte delle scelte di bilancio, vincolate dal Piano di rientro dei debiti sanitari, la cui attuazione, com’e’ a tutti noto, sfugge alla volonta’ e all’orientamento locali, si vede sempre piu’ sospingere verso il baratro del declino economico e sociale. La vicenda della mancata assegnazione alla nostra regione dei Fondi FAS segna un altro evento negativo di disattenzione e di marginalita’ riservati dal Governo all’Abruzzo, benche’ la tragica vicenda del terremoto lo avrebbe dovuto indurre a privilegiarne le esigenze. Basti pensare che il CIPE, nella seduta dello scorso 3 agosto, ha sbloccato fondi per la regione Molise per ben 1,3 miliardi di euro, di cui 576 sul FAS, forse anche sotto la spinta delle imminenti elezioni regionali fissate per il prossimo mese di ottobre. Non si comprende perche’ per l’Abruzzo – affermsa sempre l’onorevole Toto – si possa aspettare ancora oltre. Non e’ quella della seduta dedicata che si sostiene verrebbe fatta una giustificazione. Anzi, e’ la conferma della inconsapevolezza della criticita’ della situazione che, se e’ vero che si inserisce in un contesto nazionale e internazionale difficilissimo, e’ pero’ altrettanto vero che in Abruzzo e’ resa di estrema complicatezza dal riverbero problematico del terremoto con il suo colossale portato di esigenze, questioni, vicende e travagli di ogni tipo. E le riunioni ferragostane non portano, come non hanno portato, alcuna concretezza se non quella di un’inutile e, alla prova dei fatti, inconcludente, speculazione comunicativa. Non dimentichiamo che l’unica concessione del Governo finora, sul FAS, e’ stata quella dell’anticipo di 160 milioni per coprire parte di un ulteriore buco, emerso verso la fine dello scorso anno, nei conti della sanita’ regionale. “Se non trovano spazio e sostengo adeguato le richieste di dare respiro progettuale e dignita’ di obiettivi irrinunciabili che provengono dal mondo produttivo, e non solo, all’esigenza di puntare su opere fondamentali e sui settori strategici per l’Abruzzo, come aeroporto, ferrovia, interporti, turismo, artigianato e pmi, in modo particolare, la regione conoscera’ un decadimento rapido e inarrestabile. In ogni caso, qualcuno che vi abbia un rapporto preferenziale, si faccia carico di dire al Governo che l’Abruzzo non ha piu’ tempo”.
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