Provincia, strade come nel dopoguerra
Chieti – FLI sostiene in una nota che è necessaria la messa in sicurezza della S.p. Casalbordino Scerni. La situazione delle strade nella provincia è critica se non insostenibile per la maggior parte dei tracciati. A segnalare il disagio è il responsabile di Scerni di Fli Agostino di Pietro il quale afferma: ”In particolare la strada provinciale che collega Scerni a Casalbordino, dissestata , sporca non curata scarse segnaletiche, senza luminosità ci sono piccoli centri abitati , non è sicura per auto e moto, spesso ci sono incidenti in particolare quando piove , fango da per tutto. praticamente abbandonata a se stessa , una parte è franata qualche anno fa , non è mai stata messa in sicurezza.
Accanto alla pericolosità per la posizione infelice di incroci, e alla dimensione inadatta della sede stradale si aggiunge il dissesto della sede stradale con buche di notevoli dimensioni spesso nascoste da pozzanghere d’acqua.
Proprio il mancato deflusso dell’acqua, dovuto sia ad errori di progetto, di realizzazione che di mancata normale amministrazione, con la pulizia degli scoli e canaletti laterali, oltre all’effetto acqua planning, aggiungono, appunto, il pericolo di voragini per le macchine, ma soprattutto per i motorini. Tra l’altro non si parla di problemi nuovi o sconosciuti ma che si ripetono puntualmente ogni anno se non ad ogni stagione, quindi ampliamenti programmabili e prevedibili.
Il coordinamento provinciale di Fli chiede un immediato intervento di manutenzione straordinaria per il ripristino della sede stradale gravemente compromessa da frane e smottamenti in numerosi punti che pregiudicano la sicurezza dei numerosi automobilisti che percorrono la suddetta strada nonché lo scorrimento agevole del traffico veicolare, dei mezzi di pubblica sicurezza e soccorso. Si chiede inoltre di conoscere quando e se sono stati effettuati sopralluoghi dai tecnici provinciali, quali soluzioni tecniche l’ufficio tecnico provinciale intende adottare per risolvere definitivamente il fenomeno in atto e i tempi entro cui saranno realizzati gli interventi di ripristino necessari”.
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