Dal Comune dell’Aquila


L’Aquila – Scrive Angelo Orsini, foto, consigliere comunale: “Con l’atto aggiuntivo all’intesa generale quadro, tra Governo e Regione Abruzzo, per l’integrazione del sesto programma delle infrastrutture strategiche siglato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri in data 28 maggio 2009, (la Regione Abruzzo era rappresentata dal Presidente Gianni Chiodi) veniva definito il programma di infrastrutture del sistema regionale, per le quali concorreva l’interesse nazionale.
Gia il 26 luglio 2006 era stato consegnato all’allora Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Antonio Di Pietro, il memorandum della Regione Abruzzo, le cui proposte sono confluite nel DPEF del 2008 – 2012 e successivamente all’interno del Masterplan “infrastrutture prioritarie” del Governo della Repubblica.
Era stata altresì individuata una strategia di lungo periodo che prevedeva la realizzazione delle grosse infrastrutture regionali: viarie, ferroviarie, marittime, ed aeroportuali, da integrarsi con i piani strategici riguardanti i servizi, il trasporto pubblico locale e la mobilità in generale, secondo una strategia di breve e medio periodo.
Fra le varie infrastrutture rese note dai media ed a conoscenza dell’opinione pubblica veniva indicata come prioritaria, nel settore della rete ferroviaria, la nuova tratta L’Aquila– Tagliacozzo, della lunghezza di circa 41 km a semplice binario ed elettrificata, destinata a congiungere la linea Sulmona-L’Aquila-Terni con la linea Roma-Pescara, rendendo possibili nuovi collegamenti ferroviari da L’Aquila per Roma e per Avezzano e viceversa.
Per tale motivo, è stato detto che la connessione a Tagliacozzo dovrà avvenire sia in direzione Pescara che in direzione Roma.
I tempi di percorrenza previsti, si sottolinea, sono migliori di quelli tenuti dal vettore pubblico su gomma, con l’obiettivo di assorbire ed implementare una parte rilevante della mobilità privata, in particolare con provenienza/destinazione Roma.
A nessuno sfugge la portata strategica della realizzazione di detta nuova tratta ferroviaria, che produrrebbe un impulso di immane grandezza per lo sviluppo economico, turistico, sociale e culturale della vastissima area costituita dall’Abruzzo interno.
Trattasi di un’infrastruttura prevista con lungimiranza strategica anche dal punto di vista dell’interesse nazionale e pertanto utile, indispensabile ed irrinunciabile.
Da quella che viene definita “nuova intesa generale quadro” rimodulata dalla Regione Abruzzo, non viene in alcun modo prevista la realizzazione della nuova tratta ferroviaria L’Aquila-Tagliacozzo.
Detta infrastruttura così vitale per l’Abruzzo interno è stata cancellata, mentre la gran parte dei finanziamenti previsti, dopo che la Regione Abruzzo ha rinunciato negativamente ai fondi del piano per il Sud, è destinata ad infrastrutture al di fuori delle aree interne, considerando anche che i fondi previsti per le infrastrutture stradali dell’aquilano erano stati già a suo tempo assegnati.
Tutto ciò sta avvenendo senza che da parte dei consiglieri regionali eletti nella Provincia dell’Aquila si alzasse una sola voce; neppure altre realtà istituzionali locali e altre realtà istituzionali locali hanno preso posizione su tale vicenda.
Il Comune capoluogo come intende reagire?
Non è il caso di coinvolgere anche rappresentanti istituzionali di città come Avezzano, Tagliacozzo, Roma, oltre a tutte le località interessate ed ai maggiori esponenti politico-istituzionali?
Non si può rimanere indifferenti di fronte all’ennesima penalizzazione delle aree interne a vantaggio di altre ed accettare supinamente questa situazione di iniquità, umiliante e dannosa per l’Abruzzo interno.
Siamo tutti perfettamente consapevoli che i fondi che arriveranno dovranno essere destinati, giustamente, al finanziamento di opere già progettate ed eventualmente cantierabili; nessuno vuol pretendere oggi quello che al momento è impossibile.
Ma l’azione da svolgere, a mio avviso, è quella di evitare che l’ipotesi prevista di realizzare la tratta venga definitivamente accantonata e cancellata.
Occorre sviluppare un’azione sinergica con Roma, con tutte le Municipalità interessate e con il coinvolgimento della Regione Abruzzo affinché, nel tempo, si trovi il modo concreto di ottenere i fondi nell’ambito del finanziamento delle grandi infrastrutture di interesse nazionale previste per il centro-sud Italia.
Perché non prevedere già da ora una somma sia pure esigua da destinare ad uno studio di fattibilità, per procedere successivamente con ulteriori fasi?
Un collegamento ferroviario rapido e sicuro con Roma aprirebbe sicuramente grandi prospettive di sviluppo per il nostro territorio ed un possibile decentramento romano, facendo diventare L’Aquila una città satellite della capitale. Con tutti i vantaggi che ciò comporterebbe.
Occorre puntare con tutta la determinazione possibile al raggiungimento di un così importante obiettivo, che non è dovuto soltanto ad una questione finanziaria ma per ottenerlo bisogna crederci, volerlo fortemente e perseverare.
Solo così quelli che sembrano sogni diventano realtà”.


20 Agosto 2011

Categoria : Politica
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