“Regione in ferie, Mia Casa inascoltato”
L’Aquila – Scrive Pio Rapagnà (foto) : “Il Consiglio regionale, nell’ultima seduta utile prima della “vacanze stive” non ha affrontato il problema della ricostruzione e della messa in sicurezza della Edilizia Residenziale Pubblica regionale, provinciale e comunale. E’ compito del Consiglio regionale emanare norme legislative di indirizzo e di controllo per la ricostruzione, sia “leggera che pesante” degli alloggi pubblici danneggiati e distrutti dal terremoto di 28 mesi fa, al fine di permettere il “ritorno a casa ed a L’Aquila” alle famiglie ancora sfollate. L’APPELLO DEL MIA CASA NON E’ STATO, DUNQUE, ACCOLTO E IL “DIBATTITO” SULLA RIPARAZIONE URGENTE, RICOSTRUZIONE E MESSA IN SICUREZZA DELLA EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA, REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE, E’ RINVIATO A SETTEMBRE.
In concomitanza con la “seduta straordinaria di ferragosto” del Consiglio, gli Inquilini ATER dei vari Quartieri popolari dell’Aquila presenti dentro e fuori l’aula hanno criticato “duramente” il comportamento “incerto, ambiguo e confuso” della maggior parte dei Consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione, mentre le “forze politiche” risultano, nel merito, assenti e latitanti sin dall’immediato post-sisma, disinteressandosi del tutto della ricostruzione per “pensare ad altre magagne” che attengono, tra l’altro, anche alla “cattiva politica”.
Il Mia Casa d’Abruzzo, chiede l’intervento del Difensore Civico Regionale affinché, nell’ambito delle proprie competenze e a tutela dei Cittadini e dei loro beni materiali e immateriali, intervenga sull’Ufficio di Presidenza del Consiglio, perchè si convochi una “seduta civica di emergenza”, per discutere e deliberare le modalità, i tempi ed i procedimenti amministrativi e commissariali per l’effettivo inizio della ricostruzione e l’immediata apertura dei primi cantieri della cosiddetta “ricostruzione pesante” il cui soggetto attuatore è il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Sardegna-Lazio-Abruzzo.
A questo punto, facciamo appello alla stessa Magistratura ordinaria ed alla Corte dei Conti affinché, per quanto di competenza, intervengano prima che sia troppo tardi e, se del caso, con un apposito provvedimento, “ordinino” ai “soggetti attuatori” l’avvio immediato della riparazione e ricostruzione della Edilizia Residenziale Pubblica, pena la decadenza dell’affidamento commissariale dei lavori che dovevano essere eseguiti con i poteri “urgenti” della Protezione Civile”.
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