Disoccupati, tassati, precari: il nuovo girone dei dannati dell’era post-sismica


L’Aquila – GLI INCUBI CHE AVVELENANO LA VITA AQUILANA – PARLA IL PD AQUILANO – I dati Caritas sulla nuova povertà in Abruzzo, noti da almeno 15 giorni, come riferimmo ampiamente a suo tempo, e l’incubo della restituzione delle tasse senza sconti e senza ammorbidimenti. Sono il dopoferragosto amaro di una città, come L’Aquila, disperatamente chiusa per ferie dal 14 agosto, che sembra voler soffocare nello svago estivo a tutti i costi. Voglia di non esserci, storditi tra gli urli forsennati e desolanti delle liti politiche, consapevoli della totale assenza di una vera ricostruzione, incalzati da prospettive tutt’altro che incoraggianti. In questo scenario giovani e precari, le fasce più fragili, sono i nuovi dannati. Un girone dantesco. Sono coloro che, forzatamente e senza averne nè la forza, nè forse la voglia, sono in prima linea dello sfacelo sociale ed economico.
I dati Caritas, noti come dicevamo da tempo, confermano. In troppi li avevano sottovalutati o ignorati. Sono forse i soli a mettere in luce – senza subdoli disegni – una verità che la politica non vede di buon occhio e i sindacati non sempre sviscerano con completezza. Talvolta, forse, si è restii a confermare la propria impotenza di fronte ai problemi.
Una voce solitaria fu quella del deputato Lolli, quando avvertì: guardate che il decreto non conterrà nulla sulle tasse che i terremotati dovranno restituire. Così è stato, ed è almeno fino ad oggi. In Parlamento il decreto potrebbe subire mutazioni e aggiustamenti: è l’unica speranza, altrimenti mano alle tasche e restituzione delle tasse. Significherà che molti saranno definitivamente rovinati, e sceglieranno, come centinaia hanno già fatto, di andarsene altrove.
C’è, in questo calderone di dolenti note, una situazione alla quale si potrebbe porre rimedio. Quella dei precari. Persone che vengono pagate, ma non hanno prospettive, se non l’elemosina delle proroghe, spesso promesse come semestrali, ma in pratica addirittura più striminzite. Assorbirli stabilizzandoli significherebbe togliere dal numero dei dannati centinaia di persone che, comunque, hanno giù un costo. Si assottiglierebbe la dolorsa moltitudine di chi non può avere la certezza che domani sorgerà il Sole. Uno stato psicologico insopportabile, che sta erodendo il tessuto sociale e lo indebolisce pericolosamente. La politica non ha il compito di migliorare la qualità della vita, dove è possibile? Della vita dei cittadini, intendiamo, non dei politici stessi.

IRITALE – Il segretario del PD Francesco Iritale ha rotto l’abituale silenzio del suo partito, scrivendo: “Come alcuni giorni fa aveva denunciato il Partito Democratico, i decreti pubblicati in Gazzetta Ufficiale prevedono per gli aquilani la restituzione negli ultimi mesi dell’anno di tutte le tasse non restituite nel 2011. Se così fosse, l’ennesima tegola si abbatterebbe sui cittadini aquilani.
Proprio nel periodo di Natale, in cui tradizionalmente aumenta la capacità di spesa dei cittadini, saremmo costretti ad un inaccettabile risarcimento. Non è possibile sostenere per la nostra collettività, ancora gravata da innumerevoli problemi, un peso così gravoso. E’ necessario al più presto che tutti i cittadini,con il coordinamento delle istituzioni locali, attivino tutte le forme di mobilitazione per scongiurare tale esito. Appare sempre più evidente l’incapacità del Governo di tenere sotto controllo il sistema Paese e di approvare i provvedimenti più attesi e necessari”.


18 Agosto 2011

Categoria : Cronaca
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