Castello Piccolomini, luogo di eventi


Ortucchio – (di Mario Grassi, consigliere comunale) – Il Castello Piccolomini è stato al centro dei grandi eventi culturali dell’estate 2011, con l’inaugurazione delle rassegne “Ortucchio in Arte”. Già interessato dall’attività dei giovani dell’Associazione “Quelli di Archippe” (Presidente Barbara Chiarilli), che non si sono certamente fatti pregare nel ridare il giusto decoro alle parti esterne e nei grandi ambienti al chiuso dove sono state proposte altre mostre (dalle opere recenti di Gianluca Ranieri a quelle di Gino Lombardozzi), l’Amministrazione comunale ha voluto sottolineare l’ulteriore impegno per la cultura patrocinando il gemellaggio del Circolo Culturale “Spazio Arte” di L’Aquila con l’Associazione Lucozart di Verdelais-Bordeaux, unitamente alla mostra “La transumanza, Remo Brindisi e la Mail Art”.
Il Sindaco di Ortucchio, Federico D’Aurelio, davanti ad un numerosissimo pubblico richiamato dall’evento, al momento dell’inaugurazione ha precisato l’impegno nel promuovere le attività culturali locali e le relazioni con l’esterno. Allo scopo di incentivare le attività future, è stato, infatti, dato incarico a Mario Grassi di contribuire, nella veste di rappresentante comunale, a rendere sempre più concrete le iniziative culturali di Ortucchio. Non ha quindi mancato di ringraziare “Spazio Arte” ed il suo direttore artistico, il noto critico d’arte, Emidio Di Carlo, per la parte del programma estivo in Ortucchio; un programma che come ha poi sottolineato Grassi, si concluderà il 28 di agosto con il convegno su “Celestino V nella terra marsicana ” con l’intervento della professoressa Stefania Di Carlo, storico-latinista nota per i suoi numerosi libri su Celestino V, nonché sull’Ordine dei Celestini. Grassi ha ricordato, nel suo intervento, che attualmente è in atto in Verdelais la grande rassegna inviata da Spazio Arte ” S.Francesco e Celestino V, sintonie storiche tra la Valle Santa del Reatino e l’Aquilano “.
Il critico d’arte aquilano ha ricostruito i suoi rapporti epistolari con Remo Brindisi (dalla fine degli anni Quaranta alla morte dell’artista), sottolineando come sul filo tematico della Transumanza in Brindisi si coglie il divenire della sua partecipazione attiva nell’arte contemporanea. Quando alla mostra giunta dalla Francia, dal luogo ricco dei reperti e testimonianze dell’ordine dei Celestiniani, Di Carlo ha sottolineato la grande qualità delle opere presentate legate ad artisti che con tecniche diverse, consentono una visione a tutto campo dei vari linguaggi dell’arte contemporanea: dal “Verismo” di Bibes Danielle, Claudine Detrieux, Emery Mirabile, al Realismo di Jeanna Rémaut Monique, all’Astrazione-Informale di Séverine e Gabrielle Furlan, all’Arte concettuale di Frèdèrique Monnier, all’Astrazione concreto-dinamica di Sèverine Bord.


17 Agosto 2011

Categoria : Cultura
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