Ricostruzione, il punto sugli ultimi avvenimenti
(di Giampaolo Ceci) – Non molte le novità nel dopo sisma. Vediamo da fare il punto almeno di quelle che mi hanno maggiormente colpito. Si registrano alcune timide iniziative per accelerare i tempi della ricostruzione; una tiratina di orecchie da parte dei politici locali alla Fintecna, Cineas e Reluis perché riducano tempi delle istruttorie. Sessanta giorni per visionare una pratica sono meno dei 150 giorni imposti in un primo momento, ma sempre troppi per un lavoro di controllo che si risolve semplicemente aumentando il numero dei verificatori.
È strano, chiunque avrebbe timore di non vedersi rinnovato il contratto milionario; evidentemente questa ipotesi è ritenuta improbabile dagli interessati tant’è vero che qualcuno ha chiesto pure di potersene andarsene in ferie.
Solo pochi pongono il problema di cosa dovrebbero controllare questi enti in un clima di legalità ed equità, vista la mancanza di “leggi” che stabiliscano le regole che il progettista deve rispettare nella computazione dei lavori tra il condominio e i privati. In mancanza di iniziative dell’organo politico gli stessi enti si sono dovuti “arrangiare” varando linee guida dettate dal buonsenso che però non hanno valenza di legge.
Chiodi ha fatto capolino in consiglio comunale e tra la gente Aquilana, vincendo il suo timore di esporsi alle critiche in uno “stadio” ostile. Ne esce egregiamente perché, in effetti, le controparti oltre che a lamentarsi e “caricare” sulle polemiche senza spessore, non mi pare abbiano prodotto qualche disegno organico o proposta praticabile sul cosa fare.
Le discussioni restano accese, ma nell’ambito della ricerca dei colpevoli piuttosto che delle soluzioni.
Il sindaco si lamenta e vede ostacoli dappertutto, dimenticando che un buon politico si misura da come sa affrontare i problemi e magari anche da come riesce a risolverli.
In questo caso la strategia adottata per risolvere i problemi della città sembra essere quella di lamentarsi continuamente e sperare che l’interlocutore ceda per spossatezza.
Personalmente non credo che sia una strategia vincente, ma il sindaco ha esperienza e sa quello che fa.
In alternativa alla sua strategia mi permetto di consigliargli quella di fare proposte operative che dimostrerebbero ai cittadini cosa si potrebbe fare se questi tavoli istituzionali ostili ed incapaci gli lasciassero mano libera.
La gente partecipa sempre meno alle assemblee cittadine e neppure si incazza più. Evidentemente le cose non vanno poi così male.
Se ne riparlerà a dicembre quando scadranno i contributi per le autonome sistemazioni e chi non ha casa dovrà pagarsi l’affitto (salvo l’ennesima immancabile proroga).
Si regista un timido e maldestro ma legittimo tentativo dei professionisti regionali di avvicinarsi alla torta delle progettazioni della ricostruzione pesante con una proposta dei vertici regionali che inaspettatamente ha trovato il plauso del commissario e del Responsabile della struttura di missione: un sondaggio per conoscere quanti edifici sono stati progettati e quanti dovranno ancora esserlo.
A seguito del sondaggio dei professionisti pare che il termine non potrà essere rispettato da tutti e quindi anche esso dovrà essere prorogato come già fatto per la presentazione delle integrazioni sui recuperi energetici che scadevano il 17 luglio. Una proroga secca no? Troppo facile. Si pensa invece di istituire una commissione che deciderà di volta in volta sulle richieste di proroga inoltrate dal progettista e naturalmente controfirmate dai proprietari che la chiederanno.
La commissione (non si sa chi ne farà parte) valuterà e deciderà se il progettista ha “validi motivi” per giustificare i ritardi. Peccato che non si intuiscano quali potrebbero essere i “validi motivi”, né cosa accadrà in caso di difformità di trattamento tra le varie richieste. Insomma si è varato un altro un buon modo per complicarsi la vita.
Resterebbe fissato per il 30 agosto il termine “Ultimo” di presentazione dei progetti delle zone E per gli edifici fuori dalla zona rossa.
Unica novità degna di nota è la nascita di una nuova lista civica esterna ai partiti che vede la candidatura a sindaco del dott. Vittorini. Aria nuova? Forse.
Certo che almeno le buone intenzioni non mancano.
Non mi pare ci siano state altre novità degne di nota.
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