Sciopero carceri, adesioni numerose
L’Aquila – Numerose in tutta Italia, meno in Abruzzo, le adesioni allo sciopero della fame e della sete per le carceri. Tra quelle segnalate, due politiche: Giulio Petrilli a L’Aquila (PD) e Maurizio Acerbo a Pescara (RC). Scopo della manifestazione è, con l’adesione morale del presidente Napolitano, affrontare con decisione e civiltà il problema delle carceri, dove spesso varcato il cancello, si varcano anche i limiti dei diritti costituzionali e umani dei detenuti. La questione si pone con prepotente urgenza, ha detto Napolitano, ed è evidente che non vi saranno passi avanti se non saranno abolite le inique e spesso anche inumane norme in vigore. Leggi demagogiche che non producono, fra l’altro, nemmeno risultati utili. La Regione Abruzzo ha deciso, ed è un bell’esempio, l’istituzione di un garante per i detenuti. Ma di strada da percorrere ce n’è ancora tanta. In carcere si cessa di essere liberi, ma si rimane uomini e donne, quindi titolari di diritti che nei paesi civili si acquisiscono nascendo. Non sempre è così, attualmente, in Italia, e neppure in Abruzzo. Ferragosto è anche un’occasione per ricordarlo, come storicamente hanno sempre fatto quei cavalieri del diritto umano che sono i radicali di Pannella. Con loro, oggi, c’è anche qualche altro politico.
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