Ferragosto: Abruzzo aperto, L’Aquila chiusa


L’Aquila – Per Ferragosto niente esodo e niente grandi ingorghi sulle autostrade: questa mattina addirittura traffico scarco, caselli liberi o quasi, ieri appena qualche tratto da bollino rosso. I bollini neri erano solo una previsione, in realtà nessuna arteria è stata soffocata dal traffico. Due i motivi, dicono gli esperti (che parlano sempre dopo che le cose sono accadute, incapaci di fare delle previsioni fondate e ragionate): le partenze intelligenti e la crisi, con prezzi dei carburanti appena ritoccati al ribasso, e il turismo di accoglienza che è in Abruzzo ovunque troppo caro, qualche volta da rapina. Compresi gestori che non dovrebbero prestarsi a certe piccolezze, meschinerie commerciali, come portare il prezzo del caffè più su di 5 centesimi giusto pochi giorni prima di Ferragosto. E magari lungo un’autostrada… La politica commerciale dei prezzi da strozzo, benchè decisamentre vanificata dalla grande distrizuone, che invece di rincari, a Ferragosto fa sconti e offerte speciali, non paga. Ma in Abruzzo a molti continua a piacere: sarà per questo che ancora ieri sul lungomare di Alba Adriatica si leggevano cartelli “camere libere – zimmer frei”. Comunque, l’Abruzzo è sicuramente aperto per ferie, ovunque, con manifestazioni e iniziative a centinaia, grandi e piccole, di buon profilo e di pessimo profilo, ma comunque offerto di svago alla gente ce ne sono e anche tante. L’affluenza è discreta, non eccezionale, e sulle spiagge c’è tanta gente. Domani sera, tuttavia, comincerà il rientro e l’ultimo “grande esodo” dell’estate (che grande non è stato…) punterà sulle strade del ritorno.
Se l’Abruzzo è aperto per ferie, c’è un’eccezione sconcertante: L’Aquila. La città è letteralmente, totalmente chiusa per ferie, a cominciare dalle edicole che già dai giorni scorsi si trovano chiuse per chilometri. Oggi locali sbarrati, nessun appuntamento (come domani…), nessun richiamo, Gran Sasso sbarrato in faccia a chi arriva fino a Campo Imperatore, funivia chiusa. Come dire “andatevene tutti”. In prospettiva c’è solo la Perdonanza, di cui nessuno sa nulla, senza promozione nè richiamo di attenzione, smorta e “moscia” più di sempre. Pochissimi negli alberghi (certo, a fare cosa?), pochi negli appartamenti (lasciati a disposizione dei ladri), quasi nessuno nelle strade. Unico strappo alla regola della morte, l’apertura dei negozi maggiori consentita per questa mattina, ma all’ultimo momento e senza che la gente venisse a saperlo in tempo utile. Un caos programmatorio e comunicativo di vecchia data, divenuto oggi purulento. Povera città, fa davvero commozione seguirne lo stato comatoso galoppante.


14 Agosto 2011

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.