Vacanzieri sì, derubati no


MANUALE ANTILADRI – (Nell’immagine Aladdin, il re dei ladri, dal film di animazione Disney del 1996) – Contro i tanti operatori del cosiddetto turismo che vi chiederanno prezzi esagerati anche per un’acqua minerale, o per una pizza, il rimedio è semplice: tenetevi lontani. Non sottostate a spremiture da furbi, ormai diffuse ovunque e accentuate in certi periodi, come Ferragosto. Contro altri ladri, invece, bisogna prepararsi ed essere un poco più accorti. Ecco come.
Riservatezza e prevenzione. E’ la “ricetta” proposta dalla “Sezione sicurezza beni mobili” della Confedilizia nazionale che ha preparato una sorta di “vademecum” per tenere lontane dai ladri le case di chi va in vacanza. Per prevenire furti e intrusioni – questa la raccomandazione numero uno – e’ bene “evitare di pubblicizzare le assenze. Soprattutto quando si usano social network – tipo Facebook – non andrebbero inseriti messaggi sulle proprie partenze”. Se si ha una segreteria telefonica, invece, “e’ opportuno non registrare messaggi dal tono vacanziero, essendo preferibile un generico riferimento come: ‘Momentaneamente non siamo in casa’”. E ancora: “in mancanza del portiere, le chiavi di casa vanno lasciate a un parente o a un amico, che passi ogni tanto a ritirare posta e giornali (il cui accumulo denota l’assenza dei destinatari) e a controllare che tutto proceda per il verso giusto. L’accumulo di materiale pubblicitario e’ spia dell’assenza del proprietario: si puo’ rimediare collocando sulle cassette postali un cartello con la scritta ‘E’ vietato lasciare materiale pubblicitario’ (se nel condominio tutti sono d’accordo) oppure indicando il divieto sulle singole cassette (se vi sono differenti opinioni)”. Negli immobili condominiali, sempre in mancanza di portiere, “bisogna stare attenti ai comportamenti di chi svolge le pulizie. Qualche pulitore ha l’abitudine di lasciare – dopo aver pulito – il tappetino sollevato in alto o appoggiato vicino alla porta d’ingresso dell’appartamento: in assenza del proprietario, il fatto rappresenta un indizio che in casa non c’e’ nessuno. Se ci si accorge che l’addetto alle pulizie non ricolloca subito lo zerbino davanti alla porta, e’ bene avvertirlo e chiedergli risolutamente di evitare tale comportamento, che rappresenta di per se’ un segnale utile ai ladri (e non dimostra che la pulizia sia stata effettivamente svolta)”.


14 Agosto 2011

Categoria : Cronaca
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