Tutti bravi, allora di chi è la colpa?


(di G.Col.) – Oggi un pensierino buono. Chiodi è un bravo commissario. Cialente è bravo (non fortunato, comunque). Cicchetti è bravo. Letta è notoriamente bravissimo. Il Governo è bravo se sborsa i soldi. Comunque è stato bravo nel 2009. La Protezione civile è brava. I vigili del fuoco manco a parlarne. I sindaci del cratere sono bravi. Gli ingegneri? Sono bravi. I costruttori? Bravi. Quelli che ridevano? Bravissimi (a far soldi). Bravi i comitati e i carriolisti (quando c’erano). Tutti bravi, se dimentichiamo qualcuno pazientate. E allora perchè la ricostruzione non c’è e pare lontanissima? Sì, insomma, di chi è la colpa tra tante bravure?
Secondo noi, la colpa è degli aquilani e degli altri del cratere (e fuori cratere), perchè hanno perso case, città, ricordi, identità, 309 anche la vita. Sì, la colpa è tutta la loro, semplicemente perchè esistevano, strappavano la quotidianità, cercavano di stare meglio. Insomma, c’erano. Oggi questo è il pensierino. Talvolta un uomo commette peccato solo perchè esiste. Se non è così, trovatela voi un’altra spiegazione che si regga in piedi. Non come L’Aquila, che è crollata. Colpa sua. Sì, perchè tutti sono bravi, meno i vinti. Infatti si diceva una volta quando c’erano i romani: vae victis.



12 Agosto 2011

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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