C’è una nuova cittadina, Pìzzoli

Pìzzoli – ORMAI L’AGGLOMERATO SFIORA I 6.000 ABITANTI – 4.000 abitanti all’anagrafe nel mese di luglio. Più altri 2.000 almeno non residenti, ma dimoranti in qualità di sfollati trasferitisi da quasi due anni. Fanno 6.000 persone, una cittadina spuntata all’improvviso nell’hinterland aquilano, in cui i centri più popolati a malapena arrivano a 3.000 abitanti. Molti dei quali per quasi tutto l’anno dimoranti altrove. Lo annuncia con soddisfazione la sindaca, eletta nel 2010, Angela D’Andrea, foto, sul periodico “Contatto diretto”, organo di informazione curato dal Comune. Un grosso agglomerato anche sul territorio, visto che si estende per chilometri, conta centinaia di ville (anche lussuose), e una grande frazione, Marruci. Pìzzoli tuttavia dista solo 13 chilometri dal centro dell’Aquila, che a sua volta attualmente è tracimata nel territorio spingendosi per chilometri con le sue new town per terremotati e con i map. Che si trovano numerosi anche a Pizzoli. In pratica, la città e la cittadina, si sono saldate o quasi, e in mezzo c’è l’area commerciale del Cermone, a breve distanza dai siti archeologici di Amiternum. Verso il Cermone, si estende la ormai grande area produttiva di Pizzoli, con decine di insediamenti e altri in arrivo. Chi tornasse da quelle parti dopo 10 anni di assenza, stenterebbe a riconoscere la zona.
La sindaca mette in evidenza il positivo fenomeno demografico, ma sottolinea nuovi bisogni e richieste che hanno necessità di risposte. Il piccolo comune lavora al meglio (la D’Andrea elogia e ringrazia i suoi operai e gli altri dipendenti). Occorre pensare ai servizi, alla ricostruzione, alla ripresa economica. Occorrono certezze, occorre la fiducia della gente. “Solo un progetto di sviluppo condiviso – dice la D’Andrea – può portarci ad un vero rilancio, di cui il territorio ha bisogno. La politica del territorio deve deve rilanciare lo sviluppo socio-economico. Altrimenti rischiamo di diventare sindaci di comuni ben ristrutturati ma vuoti”. Parole sagge, che possano servire da stimolo per la vicina, caotica e squinternata amministrazione aquilana?