5.000 alla fiaccolata delle 3,32 – Gli organizzatori: “Troppa polizia e tensione”
L’Aquila – In 5.000 hanno partecipato alla struggente fiaccolata delle 3,32 di questa mattina, nelle vie buie della città colpita dal sisma, devastata nel cuore e nelle case, nelle famiglie e nelle comunità . Con loro il sindaco Cialente, che ha parlato di città distrutta, di città che stenta a rialzare la testa. Il corteo si è mosso nelle strade desolate, con cartelli e slogan di disperazione e di sfiducia. Uno spettacolo commovente, toccante, rappresentato per dimostrare che la città è ancora viva, anche se, nelle altre notti dal 6 aprile ad oggi, nelle vie del centro non si muove anima viva. Alla fiaccolata hanno partecipato gli abitanti delle tendopoli ma anche i tanti aquilani sfollati sulla costa o altrove, tornati per esserci.
Che siano stati cinquemila lo riferiscono gli organizzatori. Al raduno c’erano in testa i familiari delle vittime. Solidale, concreta e composta la partecipazione di tanti territori e comunita’, giunti da altre parti d’Italia per stringersi attorno ai cittadini e alle cittadine dell’Aquila ed esprimere sostegno e solidarieta’. Sempre secondo gli organizzatori “l’unica nota stonata e’ stata l’inopportuna presenza delle forze dell’ordine che hanno ‘blindato’ il corteo con un eccessivo dispiegamento di forze armate: caschi, scudi, la testa del corteo composta da centinaia di agenti e rumore di elicotteri che hanno offeso il silenzio e il raccoglimento della fiaccolata, mancando di rispetto al dolore per le vittime. L’assedio militare del corteo – continuano – e’ una chiara conseguenza della decisione di spostare il G8 all’Aquila e dell’ulteriore militarizzazione che essa ha causato ad una citta’ gia’ devastata e assediata, che non ha portato benefici ma solo disagi ad una popolazione gia’ provata. E’ per questo – aggiungono gli organizzatori – che ancora una volta siamo costretti a denunciare il chiaro tentativo di innalzare la tensione alla vigilia del summit, confermato dall’ondata di arresti avvenuti in tutta Italia questa mattina. Condanniamo la politica di ‘sicurezza’ approvata con straordinario tempismo dal governo che permette di compiere arresti preventivi in violazione dei piu’ elementari diritti umani ed esprimiamo solidarieta’ a tutti gli arrestati di stamani. Sia chiaro – si legge ancora nella nota – che non cadremo in questa trappola e che durante i giorni del G8 il dissenso di tutta la popolazione aquilana verso le scelte del Governo sara’ determinato ed espresso in forma pacifica. Per questo rilanciamo l’appuntamento con le iniziative previste in questi giorni, come il Forum per la Ricostruzione di domani 7 luglio e il sit-in del 9 alla Villa Comunale.
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