CGIL su decreto scuola
L’Aquila – Il Segretario Generale FLC CGIL Pino Belmonte scrive: “La pubblicazione del decreto ministeriale che autorizza le immissioni in ruolo di 30.300 docenti e 36.000 ATA (personale tecnico e amministrativo) a partire da settembre 2011, è una notizia positiva che dà una prima risposta alle attese del personale precario della scuola e rappresenta il risultato delle mobilitazioni dei lavoratori e delle lavoratrici, oltre che delle decine di migliaia di vertenze legali messe in campo dalla FLC CGIL.
La Provincia di l’Aquila ha ottenuto 93 posti a tempo indeterminato per i docenti suddivisi come segue tra i vari ordini di scuola: infanzia 14; primaria 2; scuola secondaria di primo grado 25; scuola secondaria di secondo grado 33; a cui si aggiungono 19 posti per insegnanti di sostegno che andranno ripartiti tra i vari ordini di scuola dall’ufficio scolastico provinciale.
Inoltre la Provincia di L’Aquila ha ottenuto 63 posti a tempo indeterminato per il personale ATA ripartiti tra i vari profili professionali come segue: Assistenti tecnici 3 ; Collaboratori Scolastici 53 ; cuoco 5; Guardarobiere 2 ; Infermiere 1 . Rimane critica la situazione degli Assistenti Amministrativi che non avranno immissioni in ruolo in quanto dopo il taglio triennale di posti in organico di diritto non esiste più un solo posto disponibile.
La FLC CGIL non ha firmato l’accordo che baratta le stabilizzazioni del personale precario della scuola con pesanti ipoteche sulla progressione retributiva di chi lavora già da anni nella scuola, che viene stabilizzato con lo stipendio iniziale (tra i più bassi d’Europa) che starà fermo per 9 anni.
La FLC CGIL ritiene che la decisione di effettuare 10.000 assunzioni di docenti con retrodatazione giuridica dalle Graduatorie ad Esaurimento vigenti nell’anno scolastico 2010/2011 (di cui 25 nella nostra provincia) ,determinerà il rischio di un forte contenzioso con tutte le incertezze che ne conseguono per la vita delle persone interessate.
La FLC CGIL rivendica certezza e trasparenza sui numeri per i prossimi due anni scolastici. Il governo prevede l’assunzione di un numero massimo di 22.000 unità di personale docente ed educativo e di 7.000 unità di personale ATA. Tutto ciò però tenendo conto dei pensionamenti, dell’attuazione del famigerato art. 64 della L. 133/08, da cui hanno avuto origine i tagli effettuati dal duo Gelmini/Tremonti, che hanno devastato la scuola statale italiana. In altre parole, non si tratta di un reale piano triennale di assunzioni, ma di una previsione che dovrà essere verificata di anno in anno”.
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