Festival itinerante commedia arte
Pescara – E’ stata presentata oggi nella sede della Provincia, tra l’enigma della Gioconda Nuda di Leonardo da Vinci e la Figlia di Iorio di Francesco Paolo Michetti, la seconda edizione di MASKERE” Festival itinerante della Commedia dell’Arte, ad ingresso gratuito.
La rassegna fortemente voluta dall’assessore alla cultura Fabrizio Rapposelli in collaborazione con il TEATRO STABILE d’ABRUZZO e la FONDAZIONE PESCARABRUZZO proporrà ben cinque serate all’insegna della tradizione teatrale popolare italiana nei comuni di Civitella Casanova, Moscufo, Loreto Aprutino, Caramanico Terme e Cugnoli
“Le manifestazioni estive – spiega l’Assessore Rapposelli – sono quasi tutte caratterizzate dalla forma “contenitore”, ossia un cartellone di spettacoli diversi e distinti tra loro per tiro e respiro artistico. Noi proponiamo con Maskere una manifestazione specifica, il teatro comico delle maschere e della commedia dell’arte, unica nella sua tipologia, capace di caratterizzarsi da subito per gli spettatori e nel contesto dell’offerta culturale estiva. E il successo riscosso nella scorsa edizione in tutte le tappe della provincia pescarese è la conferma della validità del Festival”.
“ Saranno tre – ha aggiunto il direttore artistico della Rassegna Stefano Angelucci Marino- gli spettacoli proposti che avranno come “perno“ artistico il tema della Maschera e del Teatro comico d’autore: “L’orto”, da J. Fante, del Teatro del Sangro, “L’Avaro” da Moliére, prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo e dal Teatro del Sangro e infine “Gli Itagliani” del Teatro dei Guasconi di Pescara. Dal 1960 ad oggi in Italia e in Europa artisti quali per esempio Dario Fo, Carlo Boso, Gianfranco De Bosio, Leo De Berardinis, Eugenio Allegri, Michele Monetta, Giorgio Bertan, Nora Fuser, Giuliano Bonanni ed altri hanno lavorato da un lato sul recupero delle maschere del ‘500 (zanni, capitano, pulcinella, pantalone, etc.) “calandole“ in specifici contesti territoriali e dialettali contemporanei, dall’altro “restituendo“ spazi di improvvisazione agli attori all’interno del canovaccio da rispettare “sera dopo sera“. Questo modo “nuovo” di fare Commedia dell’Arte ha di fatto aperto il patrimonio delle maschere a più possibilità espressive, prevedendo la costruzione di personaggi in maschera specifici. Poter lavorare in Commedia dell’Arte avendo la possibilità di creare maschere nuove, che parlano il dialetto e raccontano una storia di una terra specifica , consente ai teatranti che lo desiderano di poter realizzare l’incontro tra Commedia dell’Arte e contemporaneità. Il Festival attiverà anche spazi di laboratorio teatrale, conferenze e convegni specifici sulla Maschera”
“La rassegna -ha concluso Sandro Teodoro del TSA- è realizzata nell’ambito del “Progetto Abruzzo” che vede l’ente teatrale regionale promotore ed incubatore delle più vitali iniziative teatrali del nostro territorio. Sono tante e compagnie coinvolte in tutto l’Abruzzo grazie alla lungimiranza delle amministrazioni provinciali attente come non mai allo sviluppo culturale del proprio territorio e la rassegna Maskere è il perfetto esempio di una proficua collaborazione tra Enti”.
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