Il presidente Chiodi: fondi FAS a settembre – Ma il senatore Legnini lo smentisce
Pescara – (aggiornamento) – “LA NOTIZIA DELLA BOCCIATURA E’ DOLOSAMENTE FALSA” – I fondi FAS sono in arrivo per l’Abruzzo. Saranno disponibili a settembre. Parola del presidente Gianni Chiodi, che nei giorni scorsi aveva però parlato della fine di agosto. Ma, purchè sia vero, poco cambia: in questa regione siamo abituati ad attese di anni. Pensate alla zona franca per L’Aquila: tutti l’aspettano da 28 mesi, ma nessuno è ancora in grado neppure di dire se arriverà entro il 2011. O, dicono i pessimisti, non arriverà affatto.
I FAS, invece, ci sono. Per i mondiali di Roccaraso 12 milioni, già deciso. Quanti altri soldi ci saranno? Chiodi non lo ha detto. Sicuro che i soldi saranno per progetti cantierabili, anche se l’Abruzzo “deve ricordarsi sempre di non essere più tra le regioni del Sud da aiutare con i fondi europei, le regioni assistite”. L’Abruzzo può fruire di risorse tipo i FAS, ma deve agire sul piano della competitività , della validità delle proprie iniziative. Se parte delle risorse sono state adoperate negli ultimi tempi per aiutare gente a vivere in sicurezza, ha detto Chiodi, ne sono orgoglioso. “I fondi per l’Abruzzo – ha concluso il presidente – figureranno nella prossima riunione del CIPE. Speriamo, c’è da aggiungere, che settembre non diventi ottobre e così via.
La notizia della bocciatura dei Fas, dunque secondo Chiodi, “e’ dolosamente falsa. E’ vero invece, testimoniato pure da una mia recente lettera al Governo, che “ho difeso a denti stretti una decisione concordata e voluta dalle parti sociali, e ulteriormente corroborata dal Patto per lo sviluppo di un mese fa. Noi abbiamo scientemente voluto il Fas cosi’ come deliberato, e vedranno gli abruzzesi che il Governo lo approvera’ cosi’ com’e', nella prossima riunione del Cipe”. Il presidente ha chiarito tutta la vicenda legata alle scelte dei Fondi Fas, dei fondi per il Mezzogiorno e dei fondi Cipe allo “scopo principali di dare tranquillita’ al mondo produttivo ed economico abruzzese e di metterlo in sicurezza, dopo il polverone agostano – posso dire cosi’? – agitato dalle opposizioni, le quali, da opposizioni – ha ironizzato Chiodi – possono essere demagogiche ed infingarde, ma quando parlano nei tavoli istituzionali devono usare anche fuori la stessa lingua, altrimenti si pone una questione di moralita’ politica”. Sui Fas Chiodi ha chiarito “le ragioni di una scelta che e’ stata posta in alternativa e non in esclusiva all’opera strategica, ovvero la possibilita’ di concentrare tutte le risorse su una strada, per esempio. Con le parti sociali – lo ripeto – ovvero sindacati ed imprenditori, si e’ stabilito che per le esigenze del nostro sviluppo l’opera strategica e’ il sostegno alla competitivita’ del sistema economico”. Per Chiodi “era possibile scegliere un’ unica struttura visibile, come usava la vecchia concezione politica, ma noi abbiamo optato per l’alternativa, ovvero una visione strategica moderna, laddove si e’ ipotizzato, a fronte dei 10 anni di attesa per ottenere un ritorno di quell’opera, che alle nostre Pmi serviva un intervento immediato, nella direzione di un dimensionamento patrimoniale ed organizzativo compatibile con la velocita’ dei mercati”.
LEGNINI – “La tesi in base alla quale l’Abruzzo non c’e’ perche’ non sarebbe piu’ nel Mezzogiorno e’ incredibile: l’Abruzzo e’ nell’obiettivo Competitivita’ al pari del Molise, della Basilicata e della Sardegna. Chiodi avrebbe dovuto spiegare una sola cosa: perche’ queste tre regioni sono destinatarie di notevoli risorse statali con la delibera Cipe e solo l’Abruzzo no”. Lo afferma il senatore abruzzese del Pd Giovanni Legnini, intervenendo sulle dichiarazioni di Chiodi in merito alla delibera Cipe sui fondi Fas che ha escluso l’Abruzzo. “Le dichiarazioni di Chiodi nervose e offensive nei confronti delle opposizione sono inaccettabili e sintomatiche dello stato confusionale della sua politica, peraltro non difesa neppure dai suoi colleghi e alleati” spiega Legnini, “in tutti i provvedimenti incentivanti statali l’Abruzzo, seppure con una intensita’ di aiuti inferiore alle regioni obiettivo Convergenza, e’ regolarmente e costantemente annoverato nelle regioni del Mezzogiorno perche’ tale e’ il suo status, tanto che nella graduatoria sulla dotazione infrastrutturale siamo al quartultimo posto in Italia. Ad esempio nell’ultimo atto legislativo di luglio prima della manovra, il cosiddetto Decreto Sviluppo che ripristina il credito d’imposta per le assunzioni, l’Abruzzo c’e’ come regione del Mezzogiorno, come e’ sempre avvenuto in passato. E’ Chiodi quindi a dire il falso, non i parlamentari di opposizione che hanno il sacrosanto dovere di evidenziare cio’ che non va e di fare proposte”. I fondi Fas, prosegue il senatore Pd, “possono e devono essere attribuiti all’Abruzzo e la programmazione deve corrispondere ai criteri dettati dal Cipe, oltre che alle esigenze della regione e ad una visione del suo sviluppo. Basta fare una visita al ministero dello Sviluppo economico e parlare con chiunque, anche con l’usciere, per accertarsi che i piani presentati non sono stati ritenuti accettabili: altrimenti Chiodi ci spieghi perche’ e’ stato rimodulato tre volte e perche’ non e’ stato approvato con l’ultima delibera Cipe”. Ora, chiede Legnini, “basta con le ricostruzioni fantasiose e la propaganda che proviene da chi governa. Noi siamo disponibili, come sempre, a fare la nostra parte per aiutare l’Abruzzo, ma ognuno deve dire la verita’”.
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