Week end, il balletto dei bollini
L’Aquila – NEPPURE QUESTO WEEK END NON E’ STATO UN “GRANDE ESODO” – In un’Italia piena di guai, ci si sforza di rendersi ridicoli in ogni occasione. E’ infatti solo ridicolo il balletto dei bollini neri, rossi, blu e di chi sa quali altri colori, per etichettare il traffico dei week end estivi. Di questo infatti, ormai, si tratta: movimento di fine settimana, pendolarismo di grandi dimensioni. Finiti i grandi esodi prevedibili e scontati, si va se e quando si può, soldi permettendo. Ma i soloni dell’informazione turistico-autostradale nemmeno questo hanno capito, e si sbracciano a confermare o smentire i colori dei bollini. Era previsti (perchè si questo si tratta: previsioni in base ai dati del passato) un bollino nero anche oggi, cioè il peggio del traffico, e non è accaduto proprio nulla. Traffico naturalmente sì, e anche sostenuto, ma niente di più anche oggi – prima domenica di agosto – sulla A-14, soprattutto verso sud. Due incidenti mortali tra ieri e oggi: uno a Controguerra, l’altro sulla A-14 tra Ortona e Lanciano. Vittime un albanese e un uomo di 86 anni. Ma nessun ingorgo, nessuna coda, niente che ricordi gli esodi del passato. La gente va al mare, ma la sera se ne torna a casa. Nelle località balneari abruzzesi molti appartamenti e residence sfitti, ma prezzi certamente non abbassati; alberghi non al completo e anche questa mattina spiagge affollate, ma niente pienone assoluto. I viaggi si fanno, ma meno di prima, e soprattutto verso mete più vicine e meno costose. Il 50% dei turisti estivi – dicono le solite poco attendibili statistiche – se ne sta in Italia. Vanno bene i voli low cost, ma il 70% delle persone che fanno la valigia, sceglie l’auto.
La disonestà di fondo che rovina la repetuzione del paese fa sì che i prezzi dei carburanti salgano alle stelle proprio quando più si viaggia? E la gente risponde per le rime: viaggeremo di meno. Se poi volete proprio ridere (ma amaro), sentite questa: per il primo week end di agosto, solo saliti – qualche volta raddoppiati – persino i prezzi dei cocomeri. Da 20 centesimi di qualche giorno fa, ai 50 che oggi vi sentirete chiedere. E niente cocomeri sporzionati: o intero, o niente. Se poi, pur conoscendoci e sapendo di che pasta siamo fatti in Italia, i turisti vengono lo stesso (se ne vedono anche di stranieri, al mare in Abruzzo), bontà loro.
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