“Occorre l’unità di tutti gli aquilani”


L’Aquila – DRAMMATICO LO SCONTRO ISTITUZIONALE – (Foto: il castello tricolore di Jemo ‘nnanzi) – Scrivono Antonio Congeduti ed Enza Blundo: “Ormai, dopo l’Assemblea Cittadina del 3 agosto, è fin troppo chiaro che la ricostruzione della nostra Città non dipende né dalle politiche di governo e neppure da quelle di opposizione; infatti il confronto con Chiodi che ha accettato l’arena proposta dai cittadini aquilani ha messo a nudo drammatiche verità, tra queste la violenza dello scontro fra le istituzioni, soprattutto quelle più propriamente amministrative, legate ai propri interessi di bottega e non alla ricostruzione della Città.
Interessi, forse neppure immediatamente politici, ma certamente lesivi dei diritti dei cittadini e delle soluzioni dei bisogni fondamentali, anche di sopravvivenza degli uomini e delle donne che insistono a voler abitare il cratere in cui si è consumata la tragedia del 6 Aprile.
Infatti nessuna di queste amministrazioni si sta occupando delle difficoltà economiche delle popolazioni, dell’affanno delle famiglie private dell’esonero dei tributi e delle tasse, dei nuclei di persone anziane bisognose di sussidio per sopravvivere, della disgregazione sociale diffusa e dispersa nelle 19 new-towns, luoghi dove si è smarrito lo stesso bisogno di territorialità, bisogno che non è stato salvaguardato neppure dagli osservatori internazionali che ne avrebbero dovuto tutelare le fondamenta nella difesa dei diritti inalienabili della persona. A fronte di ciò organizzazioni parallele e
forti economicamente si sono organizzate a ricostruire una Città diversa, una futura L’Aquila della borghesia compradora, una città caotica, disomogenea, senza la ben minima configurazione logica, imbarbarita dalle infrastrutture di viabilità e dall’occupazione scellerata di suolo. Inoltre organizzazioni corporative rappresentative di una casta mercantile si ergono a difesa di interessi di parte, ma chiamando alla lotta opportunisticamente una popolazione stanca, stremata dai soprusi subiti, invocando fantomatici obiettivi generali, pur di ottenere collaborazione sociale ai propri nefasti bisogni di arricchimento economico. A fronte di ciò sembra persino assurdo che il Presidente Chiodi possa convenire sulla Tassa di Scopo per quanto il suo partito ed il suo governo si siano opposti fino ad oggi a tale soluzione economica per la Ricostruzione. Ebbene alle forme di collaborazione richieste dalla rete delle imprese preferisco scelte opportune anche se condivise dai cittadini con le istituzioni, qualora davvero i suoi rappresentanti, fuori dalle appartenenze di partito dichiarassero sinceramente di voler iniziare una battaglia vera per la nostra Città: questo sarebbe il risultato che si offre come nuovo alla
nostra collettività. I cittadini devono ora pensare fuori degli schieramenti per i propri interessi generali per raggiungere gli
obiettivi della ricomposizione sociale e della sopravvivenza, all’Assemblea Cittadina resta il compito di favorire questo processo
ottenendo ogni giorno risultati e vittorie impegnando tutti ad azioni più finalizzate, perché siano individuate le vere controparti contro cui lottare per risolvere il disagio sociale”.


06 Agosto 2011

Categoria : Cronaca
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