Delitto Rea, perquisizione caserma 235/mo
Ascoli Piceno – Sviluppi nelle indagini sul delitto, con una direzione emersa dalle carte della magistratura su un possibile movente non passionale nell’assassinio di Melania Rea. La caserma dove lavorava Salvatore Parolisi e la casa di Folignano dell’uomo accusato dell’omicidio della moglie Melania Rea sono state perquisite oggi dal Pm di Teramo Davide Rosati e dai carabinieri. Gli investigatori hanno mirato le loro ricerche in particolare sul piccolo armadio della stanza di Parolisi al 235esimo Reggimento Piceno, in cerca di materiale utile alle indagini. Molto probabilmente e’ stato prelevato qualcosa, in particolare nella caserma “Clementi” dove il caporalmaggiore istruiva le giovani reclute femminili, anche se fonti investigative non rilevano quale siano gli oggetti interessati. Nessuna stanza di commilitoni di Parolisi e’ stata perquisita. “Se al movente passionale la Procura di Teramo ne ha aggiunto un altro – sottolineano le stesse fonti – legato alle relazioni che il militare poteva avere nella caserma, la sua situazione si e’ certamente aggravata”.
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