Mare inquinato, povero Abruzzo: “Stato di salute preoccupante”


Pescara – LEGAMBIENTE METTE TUTTI IN ALLARME – (Foto: Fosso S.Giovanni a Fossacesia e la conferenza stampa di oggi) – Ci sono le bandiere blu, in Abruzzo, ma anche tanto inquinamento, i cui dati allarmano, perchè lo denunciano in aumento notevole. Quindi, lo stato di salute del mare abruzzese e’ preoccupante. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente, che dal 1986, ogni estate, naviga i mari italiani per analizzare la qualita’ delle acque, denunciare l’inquinamento, le speculazioni edilizie e la cattiva gestione delle coste. Dalle analisi effettuate dal laboratorio mobile sono infatti emersi nove nuovi punti critici per inquinamento microbiologico, che si vanno ad aggiungere ai sei gia’ noti. Inoltre sette punti sono risultati fortemente inquinati, vale a dire, con concentrazioni di batteri fecali superiori al doppio dei limiti previsti dalla legge. I dati sono stati illustrati alla stampa, questa mattina, a Pescara, da Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente; Angelo Di Matteo e Antonio Sangiuliano, rispettivamente presidente e coordinatore della segreteria regionale dell’associazione ambientalista; Antonio Mastrostefano, direttore strategie, comunicazione e sistemi del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, main partner di Goletta Verde. Stando alle analisi di Legambiente la provincia di Chieti conta sei punti critici. Nello specifico i risultati del prelievo effettuato nel comune di San Salvo, nei pressi del Fosso Buonanotte, hanno evidenziato la presenza di acque inquinate. Nel comune di Rocca San Giovanni, in localita’ Contrada Foce, le acque del Torrente Valle delle Grotte sono risultate fortemente inquinate. Stessa situazione nei pressi del Fosso del Diavolo, che si trova a Torino di Sangro, in localita’ Lago Dragoni, e a Fossacesia, nei pressi di Fosso San Giovanni, in localita’ San Giovanni in Venere. I prelievi compiuti nel comune di Ortona non danno risultati importanti: il Fosso Riccio, in localita’ Torre Mucchia, ha evidenziato forti livelli di inquinamento. Il problema dell’inquinamento dei fossi assume toni significativi anche nel Fosso San Lorenzo, che si trova a Francavilla al Mare, in localita’ Foro Via Tosti, dove sono stati rilevati alti livelli di contaminazione batteriologica. Due i punti fuori legge in provincia di Teramo. A Silvi Marina i prelievi effettuati nei pressi del Fosso Concio e del Torrente Cerrano hanno evidenziato alti livelli di inquinamento microbiologico. Nella provincia di Pescara, precisamente nei pressi di Fosso Mazzocco, nel comune di Montesilvano, risulta un solo punto critico. In quella zona le analisi microbiologiche hanno evidenziato la presenza di acque inquinate. Le sei aree gia’ note sono le foci del fiume Osento a Torino di Sangro, Torrente Moro a San Vito Chietino, Fosso Peticcio a Ortona, Saline a Montesilvano, Tordino a Giulianova, Vibrata a Martinsicuro. Secondo i rappresentanti di Legambiente gli elementi raccolti mostrano che ‘anche in Abruzzo, l’inefficienza, ed in taluni casi la mancanza di adeguate strutture di depurazione per le acque reflue rappresenta un’emergenza a cui e’ doveroso porre rimedio al fine di garantire a cittadini e turisti la possibilita’ di godere delle bellezze marine senza correre rischi di tipo sanitario’. Per i rappresentanti di Legambiente inoltre i divieti relativi alla balneazione ‘non possono essere la soluzione del problema. Si deve -hanno concluso- intervenire fornendo di adeguati sistemi di depurazione i 365 mila abitanti della nostra regione che ne sono ancora sprovvisti’.


03 Agosto 2011

Categoria : Cronaca
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