L’Aquila? Rimane un altro mondo


(di G.Col.) – La lettera: “Sono abruzzese, vivo a Cortona (Arezzo), torno ogni estate sempre a L’Aquila, che amo, oggi di più di ieri. Ma sempre con maggiore fatica. Si rompe l’alzacristalli della mia utilitaria. Vado dal concessionario, nicchiano, mi dicono di prenotare. Posso girare senza vetro? No. Vado da un carrozziere da loro indicato. “Ju pezzu non ci sta, ci vonno quattro cinque giorni”. Vado da un altro: “Deve aspettare la prossima settimana, poi vediamo se c’è il pezzo”. Il terzo carrozziere è impagabile: “Torni dopo ferragosto”. Fino a ferragosto senza vetro? Si stringe nelle spalle. Ho perso una mattinata. Mio cognato che sta al mare nel Teramano contatta un carrozziere locale. Costui chiama la concessionaria, il pezzo non c’è, ma arriva entro 24 ore. Mi fa sapere quanto costa e quanto spenderò. Ci sono andato nel pomeriggio, la mattina dopo a mezzogiorno tutto a posto e prezzo quello concordato. Pensa che L’Aquila possa farcela così a riprendersi? O che, per caso, si sia già ripresa tornando com’era prima e anche peggio?”.
(Ndr) – Lei dice che ama L’Aquila e fa bene ad amarla. Ma che è difficile amarla. Facile invece darle una lezione, e lei gliel’ha data, semplicemente andando a servirsi altrove. Lo facciano tutti coloro che possono farlo, quando sono trattati come è capitato a lei. Cos’altro dire? L’Aquila era, è e sarà un altro mondo. A parte. Ma sensibile nel portafogli.



02 Agosto 2011

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.