Ostetricia-ginecologia, maxicarichi di lavoro


L’Aquila – Scrive il segretario del sindacato UIL FPL Simone Tempesta: “La cronica carenza di personale, lo stress a cui sono sottoposti gli operatori sanitari per l’effettuazione di doppi turni, la rinuncia al riposo settimanale, alle ferie stanno portando il Presidio Ospedaliero San Salvatore al collasso. Mancano infermieri, operatori socio sanitari, ausiliari, ostetriche e tecnici. Nella quasi totalità delle Unità Operative si registra una carenza di organico che sfocia in disfunzioni organizzative che si ripercuotono sulla qualità dei servizi e dell’assistenza erogata. Giornalmente vengono rinviati diversi interventi perché le sale operatorie, per carenza di personale, lavorano a metà della propria potenzialità. Gli infermieri in molti reparti sono costretti ad effettuare turni di dodici ore continuative ed a rinunciare al riposo settimanale, ad effettuare mansioni inferiori adibendosi al trasporto dei degenti nelle varie diagnostiche per l’insufficienza numerica di personale ausiliario, cosa questa che genera notevoli carenze assistenziali in quanto il personale presente in turno è quello strettamente necessario a garantire le emergenze quindi se una unità infermieristica è costretta a lasciare il reparto chi resta non è in grado di garantire un servizio adeguato in caso di emergenza. TALI CONDIZIONI NEL REPARTO DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA E CLINICA GINECOLOGICA raggiungono condizioni non più sostenibili. Segnatamente, a causa della perdurante carenza del personale ostetrico, di volta, in volta, una delle infermiere di turno è costretta ad assentarsi dal reparto per recarsi in sala parto al fine di integrare la predetta carenza, lasciando, pertanto la collega sola a gestire l’unità operativa. Si sottolinea, inoltre, che sovente entrambe le infermiere devono assentarsi dal reparto per condurre le pazienti con il letto in sala parto lasciando, di fatto, senza controllo le camere di degenza. È evidente, come tali circostanze creino notevoli disagi alla corretta gestione del Reparto, e che tale situazione potrebbe sfociare in condizioni di pericolo per le degenti. Si mette in evidenza il senso di responsabilità, lo spirito di abnegazione e la serietà del personale sanitario che sta affrontando l’emergenza. L’amministrazione dell’ASL deve investire chiaramente sul nostro nosocomio sia economicamente che strutturalmente è giunto il momento di vedere i fatti ed i risultati non di fare proclami ed poi agevolare le altre strutture depauperando la nostra città delle eccellenze sanitarie che avevamo”.


02 Agosto 2011

Categoria : Cronaca
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