Si torna a sparare ai lupi?
L’Aquila – AMBIENTALISTI DOVE SIETE? SILENZI E AMBIGUITA’, PARLA SOLO IL COSPA – E’ in itinere, senza che il mondo ambientalista sempre prodigo di dichiarazioni e interventi dica una sola parola, proprio qui in Abruzzo, patria dei lupi superprotetti, un provvedimento che in sostanza potrebbe restituire il diritto di sparare ai lupi, in determinate circostanze e situazioni. Un argomento di cui si preferisce tacere, forse in attesa che diventi esecutivo e quindi difficilmente poi modificabile. C’è chi alza la voce, tuttavia, ed è Dino Rossi del COSPA, che il problema lo aveva posto nell’interesse degli allevatori già da molto tempo. Ecco cosa scrive Rossi, con argomentazioni che possiamo anche non condividere, ma che comunque rappresentano un punto di vista ben chiaro: “I parchi, sono stati la rovina dei nostri territori, delle aziende agricole e della fauna selvatica, per non parlare della rovina delle finanze pubbliche, senza produrre nulla di buono. Molti fondi sono stati tolti all’agricoltura per finanziare questi aborti di carrozzoni che fino ad oggi, l’unica cosa che hanno protetto sono i posti dei politici trombati, con la scusa di proteggere la fauna e la flora. Basta con questo sperpero di soldi! È ora che ci vengano restituiti il nostro territorio e i nostri fondi. Per quanto riguarda l’occupazione di questi signori dalle poltronedipendenti, ci pensiamo noi a farli lavorare come si deve, con i fondi destinati ai parchi acquisteremo greggi di pecore alle quali dovranno badare e ricavarne lo stipendio che percepiscono adesso: lupi permettendo!! Stranamente questi signori della crisi non ne risentono come avviene per noi imprenditori agricoli. È la volta buona che questi inizino a alzare le chiappe e recuperare tutto il danno che fino ad oggi hanno provocato. Il Presidente Giuseppe Rossi, prima di scrivere alla commissione agricoltura avrebbe dovuto risolvere il problema annoso che si trascina il PLNAM. Sveglia! Siamo pronti a riportare le mucche a Pescasseroli il 15 di agosto e questa volta non ci fermerà nessuno visto che sono anni che gli allevatori e agricoltori aspettano invano quel famoso regolamento per i risarcimenti della fauna selvatica. Consiglierei e tutti gli animalisti degli “animali degli altri”, al meno per un mese provare a vivere le nostre realtà, tra lupi che mangiano gli agnelli, cinghiali che mangiano i raccolti e Equitalia che ci prende per il collo come i cravattari Per fortuna che la commissione agricoltura si è svegliata ed ha iniziato, forse a capire, di come deve essere gestito un patrimonio faunistico, che sicuramente non può essere condiviso di come si è proceduto negli anni precedenti, visto i risultati. Speriamo che gli stessi provvedimenti vengano adottati per Equitalia!!!!
Ci ritroviamo con le tasche vuote e con mille problemi dovuto ad un scellerata tutela della fauna e della flora.
Il nostro patrimonio faunistico è diventato un vero e proprio serbatoio di animali inutili e dannosi, in quanto il vero lupo appenninico è ormai estinto per colpa dell’abbandono dei cani da parete dei turisti, tanto da provocare degli incroci tra lupi e cani. È cambiato totalmente il modo di riprodursi, tanto da diventare un vera e propria minaccia sia per gli uomini che per la fauna protetta.
Per non parlare dei cinghiali, i quali assomigliano sempre di più ai maiali tanto da ritrovarceli dietro l’uscio di casa, come è successo qualche giorno fa ad Ofena. Siamo fiduciosi ad un uso intelligente delle doppiette, allo scopo di tutelare la vera specie della fauna da proteggere e nello stesso tempo varranno risolti gli annosi problemi dei danni alla agricoltura e allevamento, con un risparmio di soldi che in questo momento non fanno male alle tasche degli italiani!”.
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