Trentini-abruzzesi in Brasile
Bolzano – Una Delegazione della “Libera Associazione Abruzzesi del Trentino Alto Adige”, presieduta da Sergio Paolo Sciullo della Rocca, nel quadro delle attività culturali, ha organizzato un viaggio in Brasile sulle orme dei pionieri italiani, in particolare abruzzesi, trentini e tirolesi. La Delegazione ha raggiunto Rio de Janeiro, San Paolo e Porto Alegre dove è stata accolta dalla presidente dell’Associazione Abruzzese del Rio Grande do Sol Teresina Mammarella Dahmer e dalla rappresentante della comunità abruzzese d’Atelata Maria Cristina Liberatore Prando e da numerosi giovani con un entusiasmo senza eguali. La delegazione abruzzese trentina, coordinata da Salvatore Di Cesare è stata accompagnata da Ari Salomao Thomaz discendente della famiglia trentina Girardi Carestia di Fornace a visitare i luoghi dei pionieri iniziando dalla città di Porto Alegre e dal suo porto, dove giungevano le navi dell’emigrazione italiana, la valle trentina, San Leopoldo, Nuova Milano, Teutonica, Nuova Amburgo, la Madonna del Pedancino, Garibaldi e Caxias do Sul dove in particolare la delegazione si è fermata ad ammirare la targa che ricorda l’emigrazione Tirolese, la fiera dell’uva, il monumento a Naneto Pipetta, il museo e il monumento dedicato agli Emigranti Italiani. Il presidente Sciullo della Rocca in occasione dell’incontro con la comunità abruzzese riunita per la circostanza a Porto Alegre, rivolgendosi ai giovani e ai soci convenuti, si è detto favorevolmente impressionato dal lavoro svolto nel Rio Grande dagli abruzzesi e ancor più per aver verificato l’orgoglio dei discendenti italiani che hanno contribuito allo sviluppo sociale ed economico del Brasile grazie al lavoro, al senso della famiglia ed alla forte volontà realizzatrice. In questa occasione sono stati festeggiati i 90 anni di nonna Erina Mammarella l’abruzzese più anziana di Porto Alegre e i 200 anni della nascita di Ateleta dove non sono mancati i complimenti per la rappresentante della comunità emigrata di Ateleta Maria Cristina, per la cura delle tradizioni, del costume e del folclore ateliese oltre oceano, congiuntamente all’insegnamento della lingua italiana ai giovani, mediante appositi corsi di formazione, il presidente non ha mancato di ricordare in questa occasione i costruttori di storia nel Rio Grande, quali gli Ateliesi Umberto Liberatore, Assunta Ciotola, Giacomo Liberatore presidente dell’Associazione Italo Brasiliana, padre Roberto Ciotola missionario scalabrianiano che a Porto Alegre seguì per numerosi anni la comunità emigrante italiana, che per il suo zelo pastorale, meritò anche la Benedizione in diretta televisiva da Papa Benedetto XVI, dopo tanto entusiasmo ha ricordato a freno che la famiglia Sciullo fu una delle nove famiglie che fondarono il paese già nel 1730, ed una delle nove spighe di grano che oggi compongono lo stemma Municipale di Ateleta è legato a questa famiglia. E’ seguito poi lo scambio dei doni e il consueto pranzo conviviale animato dai canti tradizionali della Terra d’Abruzzo, con l’augurio comune di nuove future sinergie .
Non c'è ancora nessun commento.