Esodo, traffico sì ma senza grandi numeri


Pescara – I PREZZI DEI CARBURANTI SCHIACCIANO TUTTI – (Foto: scenari così non se ne vedono quasi più) – I petrolieri affamati di lucro non avevano pensato che, tira e tira, alla fine la gente avrebbe consumato di meno. Forse non sono così intelligenti come vorrebbero: il traffico scende, il pieno costa troppo, esagerare con gli aumenti da strozzinaggio porta male. Forse sono davvero finiti i tempi dei maxiesodi, degli incolonnamenti mostruosi, delle attese snervanti dentro auto a 60 gradi. Un po’ perchè il gran caldo non c’è proprio, un po’ grazie alla generale diminuzione del movimento di fine settimana. Le cose sembrano andare meglio in questa fine di luglio, ma pienoni e folle proprio non se ne vedono. Pendolari sì, quelli abbondano, ma domani pomeriggio già gireranno il cofano dell’auto verso casa. Oggi c’era il bollino nero sulle autostrade, fino alle 14, ma non ce ne sarà bisogno: basterà quello rosso. Traffico intenso, dicono le immagini sui teleschermi autostradali, ma nessun problema: tutto sommato scorrevole. La stradale ha messo in campo 25 pattuglie, agenti antiborseggio e rapina nelle aree di sosta, elicotteri che svolazzano sulle autostrade. Ma gli esodi biblici sono un ricordo, come i grandi arrivi e afflussi verso le spiagge. Le agenzie di viaggio dicono di fare buoni affari, i viaggi in corciera si fanno, le gite nelle grandi città europee, Londra in testa, ci sono ancora. Ma, dicono gli operatori, manca quel ceto medio del turismo che una volta la scappatella estiva, almeno una, se la concedeva, magari con sacrificio e piccolo prestito dalla banca. E’ sparito quasi del tutto e oggi si muovono solo coloro che hanno soldi, li avevano prima e li avranno domani (speriamo per loro). L’estate è tutto sommato più modesta, meno costosa: deve esserlo per forza. Il turismo abruzzese è attonito di fronte a tali cambiamenti: mancano le offerte, non è cambiato nulla, i prezzi non sono certo incoraggianti, idee per utilizzare dal mare il resto della regione (arte, monumenti, manifestazioni, paesaggio) non ce ne sono. Tutto va avanti come dieci anni fa. Invece la gente ha deciso (o dovuto) cambiare. Risultato: turismo in discesa, incassi magri, alberghi senza pienone, prenotazioni in caduta libera. E’ la storica incapacità di questa regione di adeguarsi ai tempi, di reagire, di pensare e programmare. L’idea più brillante che ci sia è aumentare i prezzi… Nel commercio, la lezione è venuta dalla grande distribuzione, giunta da fuori e dall’estero, che inonda il mercato con sconti, prezzi stracciati, offerte speciali, iniziative, pubblicità, colori e lusinghe. Il commercio locale è rimasto quasi sempre a guardare, e ne paga lo scotto. Così sarà per il turismo, solo che in quel campo non ci sono supermercati, occorrono idee, e lì sta il problema.


30 Luglio 2011

Categoria : Cronaca
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