Via a scuola su zone terremotate
L’Aquila – Si tiene a L’Aquila da oggi al 4 agosto la terza edizione della “Scuola estiva, tecniche di rilievo e documentazione delle architetture colpite dal sisma”. Nata nel 2009, all’indomani del terremoto che ha colpito la città, da un’idea dell’Università IUAV di Venezia e dalla Facoltà di Ingegneria dell’Aquila come forma di aiuto e sostegno agli studenti terremotati dell’Aquila, la scuola ha lo scopo di illustrare le più recenti tecniche di rilievo e documentazione che possono essere applicate a singoli edifici e aree urbane per lo studio degli effetti del sisma sugli edifici danneggiati.
Sono previste lezioni di rilievo, di tecnica delle costruzioni e di restauro, al fine di costruire il quadro conoscitivo necessario a comprendere lo stato delle costruzioni colpite dal sisma. Ma saranno forniti anche degli spunti sul “buon costruire” e si discuterà degli scenari di ricostruzione, tenendo conto delle questioni sociali, economiche, legislative.
La scuola è aperta agli studenti di Ingegneria e Architettura. Sono 20 i posti disponibili, di cui 10 destinati a studenti Iuav e 10 a studenti dell’Università dell’Aquila. Quest’anno sono state più di 80 le domande pervenute, segno che l’interesse attorno alla scuola cresce ogni anno di più.
Alle lezioni teoriche, che si terranno presso l’Università dell’Aquila, si alterneranno i rilievi pratici. Quest’anno gli studi riguarderanno Palazzo Camponeschi (29 luglio), la scuola De Amicis (1 agosto dalle ore 15,00 alle 19,00) e le chiese di San Pietro a Coppito e Santa Maria P aganica (1 agosto, dalle 9,00 alle 13,00).
I Responsabili del progetto sono Francesco Guerra dello Iuav di Venezia e Donatella Dominici, docente della Facoltà di Ingegneria dell’Aquila, cattedra di Topografia e Cartografia, che ha di recente attivato un laboratorio di Geomatica presso la sede della Facoltà a Pile (locali ex Fenix).
“Si tratta di un’esperienza positiva per gli studenti, che hanno l’opportunità di sperimentare sul campo i nuovi strumenti in dotazione e di confrontarsi con diverse discipline attinenti alla ricostruzione- ha commentato la professoressa Dominici- I laboratori sul campo hanno un valore didattico. Non a caso abbiamo scelto alcuni edifici che rappresentano un simbolo per questa città”
Non c'è ancora nessun commento.