Porto k.o? Nessuno è innocente
Pescara – (di G.Col.) – Per il ko clamoroso e disastroso del porto canale insabbiato, e per la conseguente migrazione della SNAV nel più sicuro ed efficiente porto di Ortona, nessuno è innocente. Lo può ben dire un cronista che da 30 anni (arrotondando per difetto) ogni estate si ritrova tra gli argomenti emergenti quello del dragaggio. Mancato, non eseguito, in ritardo, insufficiente, raffazzonato, rabberciato. Come preferite. Molti gli attuali politici pescaresi prendano nota, perchè hanno un’età insufficiente – forse – per sapere e ricordare. Troppo giovani, non conoscono la storia della loro città . La imparino. E’ sciocco oggi, per grossolana politica, prendersela con Guerino Testa, nominato commissario troppo tardi. Farà quel che potrà e speriamo che lo faccia bene. Altro non gli si può dire.
Quanto ai partiti, come il PD, che alzano polvere e voce per accusare, ricordino che a Pescara tutta la politica è responsabile di quanto è accaduto: chi avendone il compito non ha fatto nulla, e chi avendo il ruolo di opposizione non si è opposto, non ha gridato quando era ora di gridare. Molto prima che i marinai esasperati sfondassero qualche vetrata. Le responsabilità stanno ovunque, a Pescara come a L’Aquila, a livello locale e regionale. Responsabili sono tutti, dal primo all’ultimo, coloro che dovevano risolvere un problema vitale per la città (e per la sua immagine, che diamine…) e hanno soltanto dormito, inerti, colpevoli, acquattati tra silenzi e indifferenze. Ma non solo i signori del Palazzo in carica oggi. Tutti, appunto, da almeno 30 anni, prima e dopo la malaugurata diga foranea che incompetenti della prima e della sconda ora vollero costruire. Sarebbe troppo ovvio ricordare che una città dotata di un porto canale, cioè di un porto fluviale con diga foranea che lo “ottura”, avrebbe dovuto risolvere il problema prima ancora di nutrire ambizioni di sviluppo commerciale e turistico.
Ora il pateracchio è fatto, Testa lo deve affrontare e risolvere, ed è perfettamente ipocrita incolparlo non si sa bene di cosa. Pescara politica, amministrativa e burocratica incolpi se stessa e chieda semplicemente scusa ai pescaresi (e a tutti gli abruzzesi, ugualmente danneggiati) rimasti senza parole di fronte ad uno sfacelo del genere. Con tanti saluti alla SNAV che, rottesi le scatole, se n’è andata. Cos’altro avrebbe potuto e dovuto fare?
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