SNAV emigrata, il PD misura il danno
Pescara – TESTA: FACCIAMO IL POSSIBILE – Con ritardo, e dopo che altri li avevano già fatti e divulgati, anche il capogruppo del Partito Democratico in Comune, Moreno Di Pietrantonio, ha fornito oggi alcune cifre sull’abbandono della Snav, comparse sui giornali nei giorni scorsi, che ha deciso di trasferire al porto di Ortona il collegamento via mare tra Pescara e la costa Croata. I danni legati a questa decisione, ha fatto notare, si aggiungono a quelli causati dal mancato dragaggio che ha impedito l’arrivo a Pescara dell’imbarcazione della Snav. “Sono stati licenziati e messi in cassa integrazione decine di lavoratori – ha ricordato Di Pietrantonio parlando del mancato dragaggio – per un danno complessivo di circa 12.000.000 di euro. A questo si aggiunge il colpo di grazia determinato dal trasferimento del Pescara Jet al porto di Ortona. I posti di lavoro persi sono almeno 10, e ventidue membri dell’equipaggio della nave hanno disdetto le prenotazioni negli alberghi di Pescara per tutto il periodo del collegamento con la Croazia. Da considerare anche i mancati introiti per il servizio taxi e garage, i mancati introiti per ristoranti-bar, negozi e tutte le attivita’ commerciali di Pescara per milioni di euro di danni. E ancora: circa 25.000 passeggeri dirottati su Ortona, 2.000 disdette gia’ effettuate negli alberghi di Pescara”. Di Pietrantonio ha commentato che “questo e’ il regalo che gli amministratori hanno dato a Pescara per questa estate 2011″ e se l’e’ presa con “il Provveditorato alle Opere Pubbliche, il Comune di Pescara, la Provincia e la Regione” che “sono tutti responsabili di questo disastro per non essere stati capaci di attivare un adeguato dragaggio in tempi utili. Dovrebbero dimettersi per manifesta incapacita’ a svolgere il proprio ruolo”, ha chiesto il consigliere di opposizione. “C’e’ un urgente bisogno – ha concluso – di trovare soluzioni al grave problema del porto e riportare alla citta’ il Pescara Jet”.
TESTA – “Posso assicurare che stiamo facendo di tutto per garantire l’avvio delle operazioni di dragaggio del porto di Pescara in tempi rapidi. Ma come ho già detto nei giorni scorsi un commissario straordinario non ha poteri magici e si deve comunque attenere alle indicazioni dei tecnici e alle previsioni di legge, e fare in modo che venga rispettato l’ambiente. Insomma ciò che si può fare è ridurre i tempi, derogando ad una serie di disposizioni, ma la stagione balneare non consente lavori e sversamenti a mare e bisogna attendere settembre prima di avere notizie più concrete”. Lo afferma il commissario del dragaggio, Guerino Testa, che punta a chiarire le idee a chi “evidentemente non ha studiato bene l’ordinanza del 20 giugno della Presidenza del Consiglio dei ministri” con cui gli è stato attribuito l’incarico. “Detto in parole povere non posso fare quello che voglio – prosegue Testa – anche se sicuramente ho la possibilità di derogare per ciò che riguarda i tempi, e mi impegno a farlo. Ma sull’ambiente non si transige. Il mio obiettivo è fare in modo che si draghi il porto e si punti, subito dopo, al superamento dei problemi strutturali, d’intesa con il Comune che ho già esortato ad andare avanti nel suo lavoro sul Piano regolatore portuale. Di certo, lo ribadisco ancora una volta, non è consentito neppure ad un commissario
straordinario di eseguire operazioni di dragaggio e sversamenti a mare durante la stagione balneare, e d’altronde i tecnici che mi supportano sono stati chiarissimi a riguardo. Posso assicurare che l’impegno è totale, abbiamo assolutamente chiare le esigenze della città e di tutti gli operatori, compresa la Snav, ma non credo sia leale e corretto addossare alla mia persona responsabilità che si trascinano da anni e non è mia premura trovare un capro espiatorio. Se poi si vuole fare di una questione così delicata uno squallido teatrino della politica, lascio il campo ad altri. È uno stile che non mi appartiene”.
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