Gli Uffizi? A Santo Stefano di Sessanio


S.Stefano di Sessanio – Una grande mostra di opere d’arte della Galleria degli Uffizi di Firenze, allestita per due mesi a Santo Stefano di Sessanio, custode da sempre di uno dei simboli delle testimonianze architettoniche lasciate in eredità dalla storica famiglia fiorentina agli abruzzesi e agli italiani: la torre dei Medici. L’evento, promosso dal Comune di Santo Stefano di Sessanio e dalla Galleria degli Uffizi, si inserisce nei programmi di recupero dei borghi dell’aquilano devastati dal terribile sisma del 2009, offrendo un supporto e un’occasione di rinascita importante per il turismo nel nostro territorio.
Un’iniziativa di rilancio turistico e valorizzazione che vede il nuovo Sindaco Antonio D’Aloisio, tutta la Giunta comunale e gli abitanti dello splendido borgo mediceo accomunati in uno sforzo comune per permettere a questo grande evento di essere realizzato, nonostante le grandi difficoltà logistiche ed economiche da affrontare.
Un percorso che vede nuovamente in prima fila il giovane imprenditore Daniele Kihlgren che nel 2004 ha deciso di investire sul patrimonio artistico e ambientale di Santo Stefano di Sessanio, acquistando una parte del borgo per realizzarvi un “albergo diffuso”. Un proficuo “incontro” tra pubblico e privato (Comune, Ente Parco e Sextantio), sancito dalla Carta dei Valori, divenuto negli ultimi anni un significativo modello di sviluppo internazionale per tanti borghi storici abbandonati o spopolati, e che ha fatto di Santo Stefano uno dei luoghi più famosi d’Italia e apprezzato a livello internazionale, divenendo l’ormai noto “fenomeno Santo Stefano di Sessanio”.
La mostra “Condivisioni di Affetti” si inserisce in questo contesto con un significativo valore culturale e scientifico, garantito dal prestigio della Galleria degli Uffizi e del suo direttore, nonché curatore della mostra, Antonio Natali. Opere di pregio provenienti dal patrimonio del museo fiorentino, che spaziano dall’antichità al Novecento, attraversando i secoli grandi della tradizione figurativa, con un’attenzione particolare a quella fiorentina. Tante le opere interessanti da guardare con attenzione. La “Madonna della Gatta”, ritratto del ’600 di Federico Barocci, scelto anche come immagine di presentazione della mostra; il Ritratto di Sisto IV di Tiziano; la “Madonna col Bambino e i Santi Martino e Dorotea”, del pittore del ’500 Benvenuto Tisi detto Garofalo; i ritratti a Luce e Elica Balla dell’artista dei primi del Novecento, Giacomo Balla.
La mostra, nata con l’impulso determinate del Comitato per il rilancio di Santo Stefano di Sessanio presieduto da Walter Mazzitti, è concretamente, così come sottolinea il titolo stesso della manifestazione, una condivisione di affetti tra la città di Firenze e il borgo abruzzese. Entrambe vittime di due eventi che hanno provocato lutti e dolore. A Firenze una bomba, in via dei Georgofili, ferì in maniera crudele e senza giustificazione alcuna uno dei simboli dell’Italia nel mondo, la Galleria degli Uffizi, a Santo Stefano di Sessanio, un evento naturale, il terremoto, ha cambiato la geografia dei luoghi.


26 Luglio 2011

Categoria : Cultura
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