Opinioni: l’orsa Gemma è una bufala…
L’Aquila – (dal blog di Salvatore Antonio) – …non nel senso che, per ancora altra scienza, sia ora individuato come un bovinide della specie bubalus bubalis, e´ indubbiamente un orso della specie ursus arctos , ma non e´marsicanus perche´ la cosi´ specifica sottospecie insignita di tale alto titolo nel 1921 dal medico chirurgo Giuseppe Altobello senza ufficialita´ alcuna poiche´ era “soltanto” un appassionato senza pseudonimi di ecologia ,come lo stesso ma con la differenza di essersi munito dello pseudonimo Minghe Cunzulette lo era di poesia dialettale ove ugualmente si cimentava rilasciandoci componimenti quali poesie dialettali campobassane o i sonetti molisani; scientificamente non esiste se oggigiorno e´dimostrato che il DNA mitocondriale dell´orso nostrano e´assolutamente identico a quello dell´orso balcanico, ed in presenza di due orsi provenienti dalle due aree ,nessun istituto, mediante analisi scientifiche puo´stabilire con certezza quale dei due sia il nobile marsicano-
E´acqua passata ,ma tutto cio che e´stato scritto pubblicato e propagandato alla credulita´popolare dai piu´ vari e frequenti convegni ,e´falso , ogni , eminente scienziato che si e´venuto ad interessare con passione dell´argomento o ad assumere cariche ben onorate e stipendiate e´equiparabile ad un ciarlatano perche´ non e´vero che
l´orso marsicano esista , resta invece necessario comprendere se siano validi tutti gli atti giuridici della piu´varia natura e rigidita´ ,anche penale, ove viene scritto ursus marsicanus e non in ultimo esclusi gli atti costitutivi dei parchi abruzzesi stessi ,enti pubblici della Repubblica che si propongono di soccorrere e di salvagiardare cio´ che non esiste, e se percio´ la Repubblica Italiana poiche´attualmente mediante il Ministro dell´Ambiente , possa definire ufficialmente per iscritto con prestigioso impegno di legge dello Stato , LA CORBELLERIA-
Squallente e´, intuire che una sottospecie unica dovrebbe nell´immaginario essere piu´ preziosa ,ergo meritevole di piu´ingente copia di finanziamenti pubblici anche a mensile beneficio dell´eroico ma un po´ sedulo sistema schierato alla guardia ed al mantenimento di questa apparente ricchezza che siamo stati convinti di possedere, questa e´prammatica comune che attornia le istituzioni e la lasciamo al compito di chi la deve risolvere .
ma la speciale , costosa ,ed appartata specialita´ta´ propagandata sull´orso nostrano ha ottenuto successo e credibilita´ anche per il particolare periodo politico decorso se ,la generazione della Prestigiacomo per esempio, e´ nata e
vissuta sino al muro di Berlino con una quasi inconsapevole sensazione che la altra sponda dell´Adriatico quasi non esistesse per come la cortina di ferro non andava da Danzica a Trieste ma ugualmente divideva il mare sino in Grecia ed ogni forma di contatti con le nuove dittature comuniste dei balcani erano ormai burocraticamente ardui se non impossibili , tanto da rendere opportunisticamente spacciabile l´Abruzzo come una isolata enclave biologica lontana dal mondo,ed improvvisamente all´opposto dei secoli passati quando invece, tralasciando nella anteriorita´di Roma la pratica di acquisto di animali da spettacolo, non soltanto per Venezia ma ancor piu´per il Regno di Napoli sono state un florido mercato di continui rapporti e scambi marittimi sia di risorse economiche che umane con le navi napoletane frequenti in tutti i porti del Mediterraneo e del Mar Nero-
Nulla puo´escludere la propabilita´ ,dato che l´orso e´un animale facilmente addomesticabile e da sempre usato come motivo di attrazione e di divertimento , e che il mestiere ,ora anchesso scomparso di “portatore di orsi” veniva esercitato sino al secolo scorso dai suonatori ciociari che raggiungevano le piu´lontane localita´d´ Europa; che sia lo stesso arrivato in Abruzzo o nel Napoletano “portato” da compagnie di girovaghi dai balcani che si esibivano nelle manifestazioni e nelle fiere medioevali e poi ,sfuggiti o rilasciati abbiano trovato habitat selvatico per riadattarsi e riprodursi sui nostri monti-
Quindi come per tutti gli italiani, compresa la Prestigiacomo , che a differenza del passato di un biondo norvegese o di un giapponese dagli occhi a mandorla,non possono sapere con certezza per quale motivo e da quale provenienza si trovano in Italia ,se da noi e dai piu´profondi tempi ci e´ approdato di tutto, neanche per l´orso bruno si puo´ definire con assolutezza scientifica perche´si trova in Abruzzo ,eccetto che rimettersi alle sentenze del DNA , le quali concedono sollievo agli amanti disinteressati degli animali perche´ esistono altri esemplari simili che reimmessi lo salverebbero con minore spesa dalla estinzione, ma e´terribilmente ardua per chi ha viziosamente perorato e per evidente interesse intende continuarlo,la tesi che si tratta di una sottospecie unica ed isolata e con dottrina degna di Mengele impone che cio´deve rimanere sino alla fine-
Quindi se il PATOM non diventa PATOB siamo in presenza anche di un eclatante caso di maltrattamento di animali—”.
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Postato da Dott. Salvatore.Antonio su Salvatore Antonio Blog
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