LCV: trasparenza, onestà, edifici sicuri, così sia L’Aquila


L’Aquila – SCENDE IN CAMPO LA LISTA L’AQUILA CHE VOGLIAMO, CANDIDATO VITTORINI – LA CITTA’ DIVENTI UNA PICCOLA CAMBRIDGE – (di G.Col.) – Politica? Non serve alla gente. Non importa che sia di destra o di sinistra, importano invece i fatti, la vicinanza alle persone, i progetti per il futuro, partendo da una città distrutta: L’Aquila di oggi. E’ in massima sintesi l’ideale della lista L’Aquila Che Vogliamo, “LCV-Insieme si può, anzi si deve”, scesa in campo oggi, candidato sindaco il chirurgo aquilano Vincenzo Vittorini (rampollo di un’illustre genìa medica). Per il quale sono essenziali alcuni pilastri sui quali costruire il futuro: trasparenza, onestà, spirito di servizio, ma soprattutto edifici sicuri, realmente antisismici e non al 60% come si va dicendo oggi. Ricostruire dovrà significare rimettere in piedi una città in cui la gente abiti con tranquillità e sicurezza: i terremoti ci sono sempre stati e ci saranno. Bisogna solo costruire bene. E’ quel che dicono, del resto, tutti i sismologi e geologi del mondo, americani, giapponesi, russi, cinesi, italiani. Tokio sta in piedi con un quinto grado Richter, anzi non se ne preoccupa più di tanto. Oscilla e riprende a vivere. L’Aquila ha pagato un 5,8 ml con la completa distruzione del suo cuore storico. Non dovrà mai più accadere. Sarà un punto essenziale per la politica LCV, come ha spiegato il coordinatore Pier Paolo Visione. La casa è un bene di valore, quindi va costruita perchè conservi il suo valore. L’Università richiama studenti, che debbono dormire sicuri, altrimenti non scelgono L’Aquila. Il problema si aprirà non appena si tornerà a pagare la tassa i iscrizione.
La lista LCV è una libera associazione, di cui fanno parte Visione, Vittorini, Stefano Cencioni, Iginio Tironi, Pierluigi Menichelli e Stefano Di Salvatore. Vogliono e lavoreranno per, una “città libera, attenta ai giovani, laboratorio innovativo, europea, ecologica, culturale, turistica, della scienza, della storia, capace di far emergere il potenziale di tutti i cittadini. Consapevole delle dinamiche globali, creativa, vantaggiosa per l’imprenditoria libera, elegante, sostenibile, solidale e degna di essere vissuta”. Molte definizioni, ma ne basta una: europea. Il modello universitario sarà Cambridge (GB). La nacchina comunale dovrà essere aperta verso i cittadini. La piccola Atene sarà anche la piccola Cambridge: antica università nata in un piccolo centro inglese, attorno alla quale si concentrò ogni sforzo per farne uno dei tre migliori atenei del mondo, qualfiica che conserva ancora, insieme a ricordi storici legati a Newton, e oggi a Stephen Hawking, il maggiore fisico cosmologo vivente. Alti livelli che si mantengono e attraggono da tutto il mondo.


23 Luglio 2011

Categoria : Politica
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