MPS: “Architetti sorprendenti”


L’Aquila – Scrive Corrado Ruggeri (MPA): “Restiamo stupiti nel leggere la nota inviata ieri alla stampa dal Presidente dell’ordine degli architetti Gianlorenzo Conti, congiuntamente ai colleghi delle altre Provincie Abruzzesi. Essi ieri hanno ritenuto opportuno sparare a zero contro la proposta illustrata l’altro giorno da Chiodi e Fontana. Ma la proposta non è quella utilizzata in Umbria in occasione della loro ricostruzione? (Certo si invoca sempre di prendere come modello quello fatto in altre Regioni e poi alla prima occasione….)
Cosa aveva stabilito la Giunta Regionale Umbra, con delibera 246 del 24.02.1999, in merito sulla qualità e prestazioni professionali per la riparazione dei danni causati dagli eventi sismici del 1997?
Aveva deliberato l’istituzione di un elenco di professionisti interessati alla ricostruzione.
I professionisti interessati dovevano dichiarare sotto la propria responsabilità i seguenti dati:
- Sede dello studio professionale,
- Il legale rappresentante,
- La composizione dello studio,
- I nominativi dei titolari e degli eventuali collaboratori con dati anagrafici, titoli di
studio e specifiche competenze,
- La presenza nello studio di giovani laureati o diplomati iscritti nei rispettivi albi,
- La potenzialità di progettazione e di direzione dei lavori espressa in lire/semestre
- Il curriculum professionale
- Gli incarichi già acquisiti inerenti la ricostruzione post sisma.
Tutto questo altro non è che quanto illustrato l’altro giorno dal Commissario Chiodi e dall’arch. Fontana, ma oggi bollato a tutto titolo dall’ordine degli Architetti.
Si è reso conto il Presidente dell’ordine degli architetti che la gente è stufa di essere presa in giro da chi, ingolfato dai troppi impegni professionali assunti, cerca di scaricare su altri le proprie responsabilità?
E’ troppo per una pubblica amministrazione rendersi conto se, chi ha assunto degli impegni, ha poi le capacità i mezzi e la struttura per poterli portare a termine nel lasso di tempo stabilito?
Tutto questo indipendentemente dal sacrosanto dovere che ognuno ha nel contribuire al miglioramento del percorso tecnico burocratico richiesto dalle norme ed alla successiva pratica attuazione. Se ci sono cose da migliorare ben venga il dialogo, ma la trasparenza è sovrana.
Certo dalle affermazioni del rappresentante dell’ordine, sembrerebbe che i tecnici siano al di sopra di ogni sospetto.
Peccato che la gente la pensi differentemente. Le espressioni usate ieri dall’Arch. Conti come quelle “di fare propaganda”, “atteggiamenti paradossali e schizofrenici” , “democrazia partecipata” lasciamole ai “politici” in campagna elettorale. I tecnici pensino a fare il loro dovere. Ricordiamoci tutti che per ricostruire la città non occorrono solo i politici e le Pubbliche Amministrazioni, ma serve anche il contributo preciso e puntuale dei professionisti. Riteniamo, comunque, ampiamente superato cronologicamente il tempo delle polemiche. Basta con le critiche a tutto ed a tutti, l’ora di rimboccarsi le maniche è squillata da un pezzo”.


22 Luglio 2011

Categoria : Politica
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