Porto canale: le sabbie… sono immobili, catamarano spedito a Ortona


Pescara – Neppure il pragmatico Testa è riuscito a far miracoli. Troppi anni di incuria, incoscienza, pessima politica, hanno mandato ko il porto canale e buona parte dell’economia cittadina. Ora occorrono soldi e interventi, ma anche tempo. Dragaggio sì, ma non subito: si spera a metà settembre. Catamarano per la Croazia a Ortona. Non c’è altro da fare, i fondali del porto canale non consentono diverse soluzioni. Il presidente della Provincia Guerino Testa, in veste di commissario straordinario del dragaggio del porto, stamane ha riunito intorno ad un tavolo il numero due della Protezione civile, Nicola Dell’Acqua, il professor Paolo Di Girolamo del Dipartimento di Ingegneria di struttura delle acque e del terreno dell’Universita’ dell’Aquila, esponenti della direzione marittima, il direttore dell’Arta, Mario Amicone, rappresentanti dell’Ispra, Antonio Sorgi direttore dell’autorita’ ambientale della Regione Abruzzo, il vicesindaco del Comune di Pescara, Berardino Fiorilli, rappresentanti della Prefettura, e Bruno Santori presidente Confesercenti per illustrare il cronoprogramma delle operazioni relative al dragaggio. “Stiamo cercando di ottenere le autorizzazioni dal Ministero dell’Ambiente per poter cominciare le operazioni di dragaggio dal 15 settembre – dichiara Testa – anche se la stagione balneare si chiude il 30 di settembre. L’obiettivo e’ di dragare circa 300mila metri cubi di materiale in un mese e mezzo e, se l’Ispra confermera’ le analisi dell’Arta, andremo a sversare a mare, archiviata la stagione balneare. Cerchiamo di lavorare nel piu’ breve tempo possibile anche per evitare il rischio esondazione del fiume, un rischio elevato vista l’attuale condizione del porto canale”. Il professor Di Girolamo ha annunciato poi di aver consegnato “il piano organico degli interventi di dragaggio nella darsena, nella canaletta e nel bacino interno che sara’ inviato nelle prossime ore a Regione e Capitaneria di porto. Il costo delle attivita’ di dragaggio di 300mila metri cubi di fanghi si aggira sui 6 milioni di euro, al lordo dei ribassi d’asta”. Rassicurazioni sulla copertura finanziaria sono arrivate da Antonio Sorgi: “la Regione con i fondi Fas ha previsto una quota per il dragaggio del porto di Pescara e ha gia’ anticipato 2 milioni e 800mila euro che sono oggi disponibili. Firmeremo a fine mese l’intesa istituzionale quadro per lo sblocco dei fondi Cipe per le infrastrutture pari a circa 20 milioni di euro”. Nel corso della riunione il commissario ha sentito le parti tecniche presenti in merito all’emergenza del catamarano Pescara jet che domani e lunedi’, a causa dei fondali insabbiati, sara’ costretto ad effettuare il collegamento con la costa croata con partenza da Ortona, e, in base a quanto emerso, i rappresentanti degli enti presenti hanno preso atto che per problematiche connesse alla sicura compromissione della stagione balneare, non sara’ possibile procedere ad un “dragaggio di emergenza” per recuperare il fondale necessario a garantire l’ingresso, in sicurezza, del catamarano nel porto. Il servizio verra’ probabilmente spostato presso il porto di Ortona. In merito alle accuse del Pd, Testa, infine, replica: “non accetto che in una situazione di emergenza l’opposizione faccia demagogia o cerchi di sobillare le folle. Qui non c’entra la politica, ma e’ questione di salvaguardare l’immagine, il commercio, l’economia della citta’”.


22 Luglio 2011

Categoria : Turismo
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