Carpineta su costi personale Regione
L’Aquila – “Partendo da dati sbagliati anche le migliori intenzioni di analisi portano inevitabilmente a considerazioni sbagliate. I dati sul personale della Giunta Regionale e sui relativi costi a carico dei cittadini contribuenti pubblicati ripetutamente da un diffuso quotidiano regionale sono inesatti”. Lo dichira l’assessore al Bilancio e Personale, Federica Carpineta. “Per fare chiarezza, i dati sono questi: la Giunta Regionale, al 15 luglio 2011, ha in servizio 85 dirigenti, 1231 dipendenti nonché 111 collaboratori contrattualizzati come Cococo. La spesa complessiva annua – prosegue – per pagare il personale nel 2010 è stata di € 70,7 milioni di euro. La cifra è evidentemente ben lontana dai 95 milioni di euro evidenziati nelle tabelle pubblicate in questi giorni. Da quando la Giunta Chiodi si è insediata, cioè dall’inizio del 2009, sono stati tagliati 29 dirigenti, 96 dipendenti nonché 139 CoCoCo. Se non avessimo fatto quei tagli, nel 2011 la Regione dovrebbe spendere almeno 3,5 milioni di euro in più per i dirigenti, oltre 4 milioni di euro in più per dipendenti del comparto, oltre 3 milioni di euro in più per i Cococo”. L’assessore continua : “Insomma dovremmo spendere oltre 11 milioni di euro in più. A questo cospicuo risparmio va aggiunta un’ulteriore economia che deriva dalla legge sull’esonero, da noi fatta approvare e poi prorogata fino al 2014. Il primo risparmio è già di 380.000,00 euro, cioè il 30% della retribuzione delle unità interessate. E la cifra di questo risparmio aumenterà sia grazie alle altre domande di esonero, che già stanno arrivando, sia anche grazie al restante 70% della retribuzione delle persone interessate, quando per loro arriverà la pensione definitiva. Abbiamo anche approvato la legge che consentirà di valutare l’attività dei dirigenti, con la conseguente attribuzione di premi ma anche di decurtazioni di stipendi e indennità sulla base del merito e dell’efficienza”. “Il prossimo futuro dirà chi avrà idee ancor più migliorative e chi, invece, preferirà dedicarsi a strumentali polemiche sui costi della Regione, basate tra l’altro su dati inesatti, immaginando forse che possano esser un facile trampolino per una certa visibilità ”. “Bisogna fare proposte e lavorare con serietà -conclude – pensando che la Regione non è un’azienda privata, perché non è destinata a fare utili, ma a garantire servizi e funzioni pubbliche, deve osservare le leggi e non può licenziare i dipendenti solo perché non ci sono utili economici. Ciascuno deve tener sempre ben presente che ci sono donne e uomini che lavorano seriamente, ogni giorno, negli uffici regionali e che non meritano di essere additati come colpevoli degli sprechi fatti negli anni passati e per i quali oggi dobbiamo fare scelte dure e coraggiose”.
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