Petrucci, per la scuola un contributo


Chieti – Mauro Petrucci, assessore provinciale, ha inviato una lettera aperta al neo direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale: “Gent.ma Dr.ssa Boda, avverto la necessità e il dovere, in qualità di assessore alla pubblica istruzione della Provincia di Chieti, di intervenire per parteciparLe alcune considerazioni. L’intenzione non è affatto dettata da presunzione ma, vista anche la differenza d’età che ci divide, il mio intervento, più che da politico, in maniera quasi paterna e facendo appello ai quasi quarant’ anni di esperienza di vita professionale a contatto con la quotidianità dei problemi della gente, soprattutto di quella che soffre, è per cercare di dare un contributo fattivo e spero proficuo alle problematiche scolastiche. Ma la ragione che mi sta più a cuore è che i programmi di lavoro e gli impegni annunciati si possano tradurre, nel più breve tempo possibile, in atti concreti, non restando solo annunci di circostanza.
Per le famiglie e per una nazione in crisi e recessione, l’unico modo per avere una possibilità di salvezza è di investire sul futuro: cioè i giovani. Perché questo investimento possa avere il massimo rendimento è necessario garantire loro una istruzione ed una educazione che siano la migliore possibile, al passo con i tempi ed in grado di competere a livello internazionale.

Tutto questo vale per la nostra nazione ma, ancora di più, per l’Abruzzo che sta vivendo una lunga stagione negativa. Il capoluogo distrutto dal terremoto ed in quotidiano affanno e conflitto per trovare la giusta via della ricostruzione, un bilancio regionale ingessato da una sanità in crisi e commissariata, ex amministratori impegnati nelle aule dei tribunali a difendersi da accuse gravi di corruzione, distretti industriali in recessione con industrie che chiudono, delocalizzano e licenziano, disoccupazione giovanile quasi al 30%, ecc.. La nostra regione ha assoluta urgenza di uscire da questa congiuntura negativa facendo ritrovare, innanzitutto, ai cittadini fiducia nelle istituzione ed in chi le rappresenta ad ogni livello; dare speranze concrete ai giovani per un futuro che li possa vedere non solo occupati ma anche protagonisti nel loro Abruzzo.

Per queste ragioni è necessario concentrare gli sforzi e le risorse economiche e di idee sulla scuola, individuare nuove offerte formative, far incontrare il mondo del lavoro con quello dell’istruzione per cercare di anticipare i tempi e saper cogliere le opportunità future. In un epoca dove tutto viaggia molto più velocemente il rischio è che ciò che oggi può sembrare innovativo e moderno rischia di essere in breve tempo già superato. Un corso di studio anche se nuovo e rispondente alle richieste del territorio, al conseguimento del titolo di studio , potrebbe già aver perso in competitività.

Altrettanto necessario è rivedere, come giustamente sottolineava Lei, una corretta politica di orientamento all’istruzione, riequilibrando e rivalutando percorsi che, solo apparentemente meno “nobili”, viceversa garantiscono maggiore ricaduta occupazionale. Riportare la meritocrazia e le regole nella scuola. Farla tornare ad essere principalmente un luogo di educazione e formazione, più che di occupazione.

Le considerazioni sopra esposte, insieme alla raccolta,elaborazione ed analisi dei dati dell’Osservatorio Scolastico, sono stati, insieme al confronto con tutte le componenti del mondo della scuola, del lavoro e delle amministrazioni locali, i principi ispiratori che hanno guidato le decisioni della nostra amministrazione provinciale. Purtroppo, molto del lavoro è stato vanificato proprio dall’assenza, per troppi mesi, di un Direttore Generale regionale generando un ritardo attuativo grave ed in alcuni casi favorendo, per mancanza di chiarezza, diatribe tra scuole come quella insorta tra il Liceo Scientifico e l’I.T.I.S. del nostro capoluogo, in merito all’attivazione del corso di “Scienze applicate”, determinando confusione ed aumentando la sfiducia dei genitori. Per quanto sopra quindi è necessario dare subito seguito ai suoi propositi senza indugi ed ulteriori perdite di tempo, per cercare di recuperare quello perso.


21 Luglio 2011

Categoria : Cronaca
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