PD: “La Coop sbaglia” – Ma spunta Conad, e la vicenda comincia a puzzare di intrigo


centro-commer-in-costruzL’Aquila – Pietro Di Stefano, capogruppo del PD al Comune, scrive: “La Coop, ha chiesto ed ottenuto, con una procedura impropria, di essere ascoltata in 2^ commissione. Si baloccano a non capire e ci tirano dentro anche i lavoratori. Quello che non era possibile prima del terremoto non è possibile neppure dopo visto che la tratta di strada prospiciente l’area di S.Antonio oggi è ancor più congestionata e lo sarà ancora per molto, almeno sino a quando non verranno ripristinate le minime condizioni di vita degli aquilani.
Peraltro l’intera area è stata espropriata dalla Protezione Civile per la costruzione delle case destinate agli sfollati. Quindi essa non è più disponibile e se la Protezione Civile avesse in mente di mettere in piedi chissà quale baratto, sappia che è tutto il piano C.A.S.A. che rischia di saltare a partire dalle aree espropriate ai piccoli proprietari.
Tuttavia non è nel potere della Protezione Civile disporre della pianificazione se non per la stretta emergenza e la richiesta di quell’area a destinazione commerciale, già in forte contestazione prima, non appartiene certo alla fase emergenziale: il destino di essa è nei poteri esclusivi dell’amministrazione comunale.
E nel destino immediato c’è la volontà di ubicare, nel perimetro destinato a servizi, le scuole non recuperabili e che dovranno essere realizzate con strutture modulari, per permettere la ripresa delle lezioni a settembre. Non si comprende tuttavia come si possano mantenere i livelli occupazionali prospettando una nuova edificazione quando, come altri esercizi hanno prontamente fatto, sarebbe più agevole procedere alla sistemazione dei precedenti punti vendita del Centro Commerciale di Amiternum e di Campo di Pile. A meno di pensare che volutamente si sia sorvolato al fine di poter mettere in piedi il solito indecente ricattuccio ma anche di questi metodi ne abbiamo le tasche piene. Esistono invece tutti i presupposti perché, senza troppo indugiare, la Coop possa avere un nuovo insediamento in altra area seguendo le procedure per le attività produttive che il consiglio ha approvato oppure invocare l’art. 8 dell’OPCM n° 3771. La Coop lasci perdere il voler perseverare in un investimento sbagliato su un’area destinata a servizi socio-sanitari, errore per il quale dovrebbero essere chiamati a pagare i dirigenti per un incauto investimento e che ancor oggi pensano di fare la voce grossa, e non già i lavoratori che meritano rispetto e solidarietà. A proposito, visto che si invoca la trasparenza, vorrei io rivolgere loro una domanda: come mai hanno proceduto all’acquisto di un’area con una destinazione difforme da ciò che si voleva realizzare? Da chi avevano avuto rassicurazioni che il consiglio comunale avrebbe poi acconsentito alla necessaria variante?”.

E ORA SPUNTA LA CONAD – La situazione della Coop impone che si faccia al più presto chiarezza. La cooperativa sostiene di poter restare in città solo se le verrà concesso di realizzare un punto vendita in loc. s.antonio. Le rivendicazioni datoriali si basano su una precedente autorizzazione ricevuta dalla conferenza di servizi e sull’apprezzamento che verbalmente avrebbe manifestato la Protezione Civile sul nuovo progetto che vedrebbe la realizzazione di un punto vendita di dimensioni ridotte rispetto al progetto iniziale (1.500 mq al posto degli 8.000 iniziali). E’ la presa di posizione di Piero Peretti del sindacato UGL, che aggiunge: “Il sindaco Cialente, dal quale ci saremmo aspettati le motivazioni che impediscono la realizzazione del progetto , ha ritenuto opportuno attaccare pubblicamente la Coop senza entrare nel merito della richiesta specifica. Per fare uscire allo scoperto i vari attori di questa vicenda, l’Ugl ha chiesto all’assessore provinciale al lavoro Ermanno Giorgi la convocazione di un tavolo urgente al quale dovranno partecipare, oltre ai sindacati, il sindaco Cialente, il presidente della Coop Centroitalia e la Protezione Civile. Alle ore 15,30 di oggi, veniva recapitato al Segretario Provinciale della UGL Piero Peretti un fax (si veda all.to) inviato dall’amministratore unico della CONAD Adriatico dott Antonio Di Ferdinando che, dopo aver criticato aspramente l’operato della concorrente Coop, promette di assorbire tutti i dipendenti della Coop se otterrà l’autorizzazione per realizzare un centro commerciale sempre in località S.Antonio. E’ bene sapere che anche la Conad ha un terreno in loc. S.Antonio che, a differenza di quello della Coop, non è stato interessato minimamente dall’esproprio per la realizzazione del progetto CASE. In un tale contesto di poca chiarezza si dibattono 90 lavoratori, con le rispettive famiglie, che sono le vere ed uniche vittime di questo squallido intrigo. E’ nostra priorità fare subito chiarezza e smascherare chi sta realmente speculando sulla testa dei lavoratori
(Nella foto: Un centro commerciale in costruzione: poi si è saputo quanto era antisismico…)


02 Luglio 2009

Categoria : Politica
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati