Zio Remo, c’era bisogno di te
(di G.Col.) – Di Remo Gaspari, che solo per affetto ci permettiamo di ricordare come zio Remo, c’era ancora bisogno. In un Abruzzo in cui i politici e i potenti sono estranei, spesso sfuggenti, molto spesso deludenti anche sul piano umano, una persona come Gaspari a 90 anni era ancora, per molti, un punto di riferimento. Quanti avevano deciso o stavano per decidere di chiedere aiuto a lui? Quanti pensavano che, nonostante Gaspari fosse fuori dalla politica (dopo una vita intensa e piena d’amore per il suo Abruzzo), il solo possibile punto di riferimento fosse sempre lui? Infatti va detto, senza remore e vergogna, che a Gaspari si chiedeva aiuto. Semplicemente aiuto. Un potente, spesso un difensore della gente, senza mai chiedere a nessuno la tessera della DC o almeno una vicinanza ideologica. Aiutava chi ne aveva bisogno, punto e basta. Diceva sì oppure no, ed era sì oppure no. Una parola affidabile, un potente sincero che mille volte ha aiutato anche chi militava, o in seguito ha militato, in fazioni opposte o fortemente avversarie. Ecco perchè la morte di Gaspari ha commosso, ed ha fatto dire anche ad avversari che siamo tutti orfani. Che noi si sappia, c’è un politico, oggi, che parla con la gente e l’ascolta senza problemi: Antonio Del Corvo, presidente della Provincia dell’Aquila. Due volte la settimana riceve i cittadini che chiedono di parlargli. La più bella lezione di Gaspari l’ha raccolta un giovane politico che poco ha avuto a che fare con lui. Un seme gettato e germogliato. Zio Remo se n’è andato. Speriamo che altri siano portatori della sua lezione di umanità , di sapienza politica. Soffriva, negli ultimi tempi, per il declino del suo amatissimo Abruzzo. L’ultima pacata, sofferta lezione. Indimenticabile.
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