Salisburgo, corso dei Marrucini…


Chieti – C’è Salisburgo, quella vera, con i suoi castelli e i suoi merletti, e soprattutto con le sue musiche. Ce n’è un’altra molto più a sud, si chiama Chieti, terra d’Abruzzo, che a trasformarsi in un salotto ciarliero e sofisticato in nome di Mozart ci mette poco, ogni estate, tra porticati e piazzette, fregi e fastigi sui palazzi eleganti di corso Marrucino. E ci riesce bene. Peccato che finisca stasera, la settimana mozartiana, una bella manifestazione di livello, che è diventata il cuore dell’estate teatina. Altrove noccioline e zucchero filato, festival della birra e infilzate di spiedini. A Chieti Mozart: la classe non è acqua. La manifestazione si conclude (purtroppo, dicono in molti) con il jazzista Stefano Bollani (foto). Chieti si è trasformata per giorni in un salotto delicato, tra damine, ventagli, violini e luci suggestive. Non solo musica mozartiana, ma molte altre manifestazioni tra le quali spicca una mostra di pittori abruzzesi dell’800, qualcosa di davvero stupendo, in compagnia di grandi maestri come Patini, Michetti, i Palitti. Una raccolta di opere alcune delle quali meriterebbero il Louvre. L’Abruzzo ha un tesoro artistico, fiorito in un momento felice della sua storia, e dovrebbe valorizzarlo, accorparlo, esporlo: i maestri dell’Ottocento. Insuperabili. Chieti li ha messi insieme, felice idea organizzativa e culturale. In una sola estate Mozart, Patini, tanta eleganza e serate delicate. Non è da tutti. E non tutto e panino con la salsiccia, per fortuna, in questo scalmanato Abruzzo della canicola che spesso perde – alla riminese – buon gusto e misura.


16 Luglio 2011

Categoria : Cultura
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