Passato, presente: dialoghi d’Abruzzo
Sulmona – Passato – Presente. Dialoghi d’Abruzzo – Badia di S. Spirito al Morrone 15 luglio – 4 settembre 2011 Conferenza stampa e inaugurazione della mostra: oggi alle ore 12. La mostra a cura di Anna Imponente propone una selezione di sedici opere tra le più significative delle collezioni del Museo Nazionale d’Abruzzo affiancati ad altrettanti lavori di alcuni tra i più noti artisti contemporanei, provenienti da collezioni pubbliche e private abruzzesi. Progettata prima del terremoto del 6 aprile 2009, è stata presentata di recente nei prestigiosi ambienti del Castello Colonna di Genazzano. Si configura come un’ ipotesi di museo ideale dell’arte del passato con una prospettiva verso il futuro e trova, nella consonanza tra opere antiche e contemporanee, continuità formali, poetiche e naturali, per le matrici abruzzesi della maggior parte dei lavori presenti, in originale o, in rari casi, attraverso spettacolari filmati.
Il gigantesco scheletro fossile di Mammuth del Pleistocene trova parallelismi con il Bucranio di Pino Pascali presentato per la prima volta al Premio Avezzano del 1966; i reperti di età romana quali il Coperchio funerario a forma di serpente, il Leone di Tussio (I sec. d.C.) e il Calendario Amiternino (20 d.C.), sono rispettivamente affiancati dalla sinuosa forma in travertino di Lucilla Catania (2007), dalla scultura in bronzo Leonessa di Venanzo Crocetti (1937) e dall’opera di Maria Dompè, Suffragium (1995). La famosa Bolla della Perdonanza, disposta dal pontefice nel 1294 a L’Aquila, trova corrispondenze con Celestino V – Una storia moderna, di Fabio Mauri, video dell’opera ideata nel 2008. La vetrata policroma con San Pietro Celestino, risalente al XV secolo, si confronta con il mosaico di Luca Maria Patella Vas Caelestinus V, vaso-ritratto fisiognomico. La maestria della scultura lignea abruzzese è testimoniata dalla maestosa Madonna in trono con Bambino della fine del XIII secolo e dalla Santa Coronata del XIV sec. consumata dal tempo, che dialogano con Intesa di Enzo Cucchi e con una scultura in legno combusto di Nunzio.
La Croce processionale del Duomo di San Massimo, capolavoro dell’oreficeria del XV secolo di Nicola da Guardiagrele, firmata e datata 1434, incontra Icaro di Attilio Pierelli, scultore e orafo che indaga gli spazi pluridimensionali.
Un affresco staccato dalla chiesa di San Basilio, la Pietà di Francesco da Montereale, protagonista del Rinascimento abruzzese, si confronta con un’opera monocroma di Ettore Spalletti che evoca i colori polverosi della pittura a fresco.
Il Gonfalone della città di L’Aquila, divenuto vessillo della città ferita e dipinto da Giovanni di Paolo Cardone nel 1583, è affiancato dal primo arazzo di Afro eseguito dall’Arazzeria di Penne, contemporaneamente valorizzata da una specifica mostra allestita nella Casa natale di Gabriele d’Annunzio a Pescara.
La tradizione delle ceramiche di Castelli, fucina artistica a partire dal XVI secolo, è documentata dal Paliotto con storie di San Francesco Saverio (1713), composto da diciannove elementi in terracotta smaltata e accostato a Germinazione di Claudio Palmieri, una serie di sculture in ceramica. Due preziose tavole del Maestro di San Giovanni da Capestrano della seconda metà del ‘400 trovano corrispondenze rispettivamente con una grande opera lignea di Mario Ceroli e con la spiritualità del linguaggio di Radu Dragomirescu.
Infine, le coperte lavorate al tombolo e un velo da sposa dell’Ottocento, si confrontano con un’opera di Christelle Familiari che utilizza il filo elettrico intrecciato per ottenere un effetto simile alla trina di un merletto e con i ricami in cenere di Maria Elisabetta Novello.
Organizzata con il sostegno della Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, la mostra è frutto della collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo e quella del Lazio, oggi guidate rispettivamente da Lucia Arbace e da Anna Imponente. Comitato scientifico formato dalle Soprintendenti e inoltre da Anna Mariella Nuzzo, Claudio Libero Pisano, Enrico Sconci e Rossana Torlontano. Comitato organizzativo della mostra a Sulmona: Lucia Arbace, Anna Colangelo, Aurelio Ciotti, Mauro Congeduti e Panfilo Porziella
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