Dal Comune dell’Aquila
PEZZOPANE A CHIODI – “La reazione scomposta del Presidente della Regione Chiodi sulla nostra segnalazione riguardante i pochi fondi per le scuole aquilane, rappresenta la chiara ammissione di una poca attenzione nei confronti del capoluogo” . Queste le parole dell’assessore comunale Stefania Pezzopane in risposta alle affermazioni del Presidente della Regione sulla questione delle assegnazioni finanziarie per gli istituti scolastici.
“Chiodi perde le staffe troppo spesso quando si parla dei problemi dell’Aquila, – ha proseguito la Pezzopane – si fa travolgere da deliranti crisi di nervi e perde il senso della realtà e del suo ruolo istituzionale. Nessuno deve dimenticare che i Musp, moduli ad uso scolastico provvisori, appunto non permanenti come Chiodi vorrebbe, sono stati costruiti dalla Protezione Civile, dai Comuni e dalla Provincia. Per cui, Chiodi, non ha avuto alcun ruolo in questo. Nell’affermare arrogantemente, che avendo avuto i fondi per i Musp, gli aquilani devono ritenersi soddisfatti, mostra quali siano le sue reali intenzioni per L’Aquila. Vuole palesemente mantenerla in uno stato di provvisorietà”.
“Non creda di intimidirmi con le sue invettive; diversamente da lui, io vivo all’Aquila, mia figlia frequenta un Musp e non ci passo qualche ora del giorno quando capita. – ha continuato l’assessore Pezzopane – Ci tengo e mi impegno affinché L’Aquila torni ad essere la capitale d’Abruzzo e una città accogliente soprattutto per i ragazzi. Piuttosto che abbandonarsi a inutili polemiche, ci dica Chiodi quando il Comune dell’Aquila sarà convocato per fare un vero progetto “scuole sicure permanenti” all’Aquila, quando potremo avere da lui fondi per il progetto del campus scolastico e in quale data è pronto a finanziare il rilancio del sistema scolastico aquilano. Attendiamo con “ansia”. Quanto alla pretestuosa e infondata affermazione secondo la quale se il terremoto fosse avvenuto di giorno il bilancio delle vittime poteva essere più pesante per via degli studenti presenti negli istituti, il commissario dimentica che le scuole erano state chiuse precauzionalmente alcune ore prima della tragedia sia per mio volere, quando ero ancora presidente della Provincia, per quanto riguarda gli edifici di competenza di quell’ente, che per volere del Sindaco, per le scuole comunali, nonostante le rassicurazione della Commissione grandi rischi e del suo Assessore regionale alla Protezione Civile che ci aveva invitato a stare tranquilli. Dunque, tutto ciò non è accaduto certo per sua volontà. Farsesca poi l’affermazione di Chiodi sulla fatiscenza degli edifici scolastici; devo rammentare in proposito che l’Amministrazione Provinciale passata ha investito molto sulle scuole, rendendo sicuri molti edifici, ed è proprio per questo motivo che decine di istituti hanno riaperto a settembre 2009. Avremmo certo potuto fare di più se dal 2004 il Governo e la Regione non ci avessero tagliato tutti i trasferimenti ”.
“Visto infine che Chiodi fa riferimento alle passate elezioni provinciali – ha concluso la Pezzopane – gli ricordo che tra due anni sarà sottoposto lui a verifica d’apprezzamento; vedremo cosa accadrà considerando che tutti i sondaggi lo danno in calata vertiginosa. Oltretutto, anch’io posso citare la sua sconfitta elettorale a Teramo e soprattutto ricordare che nel 2008, lui fu eletto Governatore con meno della metà del consenso degli abruzzesi. Al contrario, pur perdendo nel contesto provinciale di un anno fa, ho ottenuto nel Comune dell’Aquila il 57% delle preferenze, risultato mai raggiunto da nessun rappresentante politico né di centro destra né di centro sinistra e risultato che per me è uno sprone a difendere L’Aquila da amministratori incapaci, disattenti e che approfittano del terremoto dell’Aquila e dei soldi della ricostruzione per farsi una cinica campagna elettorale in giro per l’Abruzzo”.
SOLDI AD INDIGENTI – Il Comune ha provveduto ad assegnare fondi per complessivi 70mila euro a un centinaio di nuclei familiari svantaggiati, che avevano fatto domanda per un sussidio finalizzato a contrastare la situazione di indigenza.
Lo ha reso noto l’assessore alle Politiche sociali, Stefania Pezzopane.
“Una boccata d’ossigeno per tante famiglie che vivevano un condizione disperata – ha affermato Pezzopane – L’emergenza sociale ha raggiunto dei livelli molto gravi nella nostra città, nell’indifferenza del Governo e della Regione. Ma il Comune dell’Aquila non ha dimenticato i più deboli che, una volta che si sono rivolti al nostro Ente, hanno trovato una risposta”.
L’assessore Stefania Pezzopane ha sottolineato come “in un momento così difficile, in cui i tagli nei trasferimenti di Stato e regionali sono fortissimi, abbiamo avuto ugualmente il coraggio di aiutare chi aveva un bisogno assoluto di sostegno. Si tratta – ha aggiunto Pezzopane – di piccoli interventi, che vanno da 500 a 1.200 euro, a seconda delle condizioni delle singole famiglie, ma che comunque hanno lo scopo di tentare di arginare l’emergenza della nuova povertà e dei processi di esclusione sociale, ormai sempre più dirompenti, in particolare dopo il terremoto di due anni fa”.
“In particolare – ha proseguito l’assessore alle Politiche sociali del Comune dell’Aquila – si tratta di nuclei che vivono in condizioni di povertà estrema, molto numerosi e con una notevole incidenza di minori, che hanno uno o entrambi i genitori disoccupati e che devono combattere quotidianamente con problemi alloggiativi. Una città sommersa e silenziosa, che chiede aiuto e che oggi vede nell’amministrazione comunale il suo unico referente, un’isola nel mare dell’indifferenza e del cinismo”.
Pezzopane ha rilevato inoltre come “la ricostruzione non deve essere una parola da utilizzare solo per riempirsi la bocca, un argomento da salotto, ma deve essere un impegno da concretizzate in tutti i suoi aspetti – ha concluso –, tanto quello del patrimonio edilizio, quanto quello del sociale. Noi ci siamo dotati di un piano di inclusione, con l’obiettivo proprio di intervenire nelle situazioni più delicate, affinché la rinascita dell’Aquila abbia basi solide e sia calata in un contesto sociale adeguato”.
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