MAP, sostegni e disparità di trattamento
Navelli – Scrive il consigliere comunale Gaetano Cantalini: “In questi giorni i cittadini del Comune di Navelli beneficiari del contributo di autonoma sistemazione si sono visti recapitare una nota a firma del Sindaco nella quale veniva comunicata l’assegnazione di un modulo abitativo provvisorio, precisando che la rinuncia avrebbe comportato l’immediata decadenza da qualsiasi forma alternativa di assistenza, ivi compreso il contributo di autonoma sistemazione.
I MAP in questione sono quelli risultati in sovrannumero e rimasti inutilizzati anche dopo essere stati dal Commissario Delegato messi temporaneamente a disposizione dei nuclei familiari, in possesso dei prescritti requisiti, per i quali non fosse stata ancora individuata un’adeguata sistemazione alloggiativa alternativa nei rispettivi territori.
Una direttiva, però, del Commisario Vicario Dott. Antonio Cicchetti, esattamente la n. 1/2011 del 03.06.2011 in materia di regole per l’assistenza alla popolazione che sembrerebbe riguardare soltanto i cittadini residenti nel Comune dell’Aquila, prevede all’art. 1 che “in caso di rinuncia all’alloggio assegnato, l’unica forma di assistenza ancora garantita ai rinunciatari sarà il contributo di autonoma sistemazione”. Ciò costituirebbe un’evidente disparità di trattamento rispetto ai residenti negli altri comuni del cratere.
Auspichiamo pertanto a riguardo un sollecito pronunciamento da parte del Vice Commissario Vicario ritenendo inaccettabile non solo l’applicazione di disposizioni tra loro difformi in riferimento a situazioni che appaiono identiche ma anche che i cittadini debbano subire le conseguenze di scelte fatte da altri rispetto alle quali sono totalmente estranei.
Al momento non sappiamo come gli altri comuni del cratere che si trovano nelle medesime condizioni stanno operando, certo è che per quanto ci riguarda a farne le spese sono proprio le persone anziane che, dopo aver perso la casa ed affrontato spese per un alloggio alternativo, a oltre due anni dal sisma viene anche loro negata di fatto la possibilità di scegliere”.
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